Occupa il tuo tempo. Brera 18-21/12/13 (galleria foto)

1526376_241521916024305_2077005559_nOccupazione liceo artistico di Brera (Papa Gregorio)

COMUNICATO “IL BRERA OCCUPATO”
In data 18/12/13, concluso il terzo giorno di autogestione organizzata dal collettivo del liceo artistico di Brera (Papa Gregorio), che ha racchiuso momenti di formazione sia artistica che culturale, attraverso collettivi, assemblee e laboratori, si è tenuta un’assemblea d’istituto. Dopo un dibattito e successiva votazione, la scuola è stata occupata.
“La scuola è nostra, ma ce la stanno togliendo” cosa significa questo tipo di protesta? Riprendersela. In questi anni la scuola pubblica è stata abbandonata, tagli e riforme l’hanno colpita con forza e in un istituto come il nostro, il cambiamento lo sentiamo. In queste due giornate di occupazione abbiamo avuto momenti di confronto con tutte le componenti della scuola, professori, preside, ATA, genitori e gli stessi studenti, un dialogo che raramente si è avuto, molti accolgono le nostre motivazioni, ma non i nostri mezzi. Invitiamo tutti a non far si che cessi questo dialogo costruttivo, per trovare un metodo comune, per lavorare insieme e insieme affrontare queste tematiche.
Occupiamo per farci ascoltare, una denuncia verso una scuola che continua sempre più a decadere, denunciamo l’assenza di materiale, spesso comprato dagli stessi studenti, o la presenza di questo, che però viene chiuso sotto chiave. Denunciamo un indirizzo multimediale con MAC nuovi, ma senza programmi di grafica, l’assenza di attrezzature o anche semplicemente di un laboratorio di fotografia, un design senza più plastiche e un figurativo in cui la modella diventa facoltativa. Ci hanno tolto ore di laboratori e materie didattiche fondamentali, come diritto, per estraniarci dal nostro stesso contesto, una società in crisi, dove non c’è più spazio, non c’è più spazio per aggregarsi, per il libero confronto, per autogestirsi, per imparare, perché ci sarà sempre qualcuno che deciderà per noi, ma noi siamo stufi di urlare e non essere ascoltati. Si parlava di spazzi, in questa scuola noi non ne abbiamo, non abbiamo un’alula studio, un’aula studenti (se non una volta a settimana nel pomeriggio) o un luogo dove tenere un’assemblea d’istituto, ma per i privati e i loro soldi, spazio c’è sempre. Si parla di diritto allo studio, diritto a fare scuola in un luogo sicuro, non con un impianto elettrico non a norma o porte antincendio rotte. Si parla di diritto ad essere una persona, una persona che pensa con la sua testa e non viene controllata, manovrata, repressa.
In questi giorni di occupazione continueranno sia i laboratori iniziati in autogestione, con i rispettivi progetti e sia assemblee di formazione, è partita anche la “ristrutturazione”, nel vero senso della parola, dell’istituto. Per quanto possa non sembrare, noi non abbiamo intenzione di distruggere, questa occupazione ha il fine di costruire qualcosa, costruire all’interno dell’edificio e costruire all’interno di ciascuno di noi. La scuola è chiusa a chiunque non aderisca al tipo di protesta e non condivida e sostenga le nostre motivazioni, le porte sono spalancate per qualsiasi persona del liceo artistico di Brera che voglia, insieme a noi studenti occupanti, portare avanti l’occupazione dell’edificio fino a sabato 21 dicembre e successivamente non smettere mai di lottare per una scuola pubblica e un Liceo artistico di Brera migliori.

Studenti e studentesse occupanti
Collettivo Brera PG

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