Più salute, meno profitto
Il nostro sistema Sanitario Nazionale è giornalmente messo a dura prova dalla crescente pandemia del coronavirus; sorge spontaneo quindi chiedersi: perché ci troviamo in una situazione di emergenza tale che il servizio ospedaliero in alcune regioni è al collasso? Perché gli operatori sanitari, in prima linea contro la diffusione del virus, rischiano ogni giorno il contagio? La causa di tutto questo è da ricercare nelle ultime politiche economiche che hanno tagliato i fondi al nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per circa 48 miliardi di euro. Ciò significa che non ci sono abbastanza respiratori da destinare alla terapia intensiva e che a medici, infermieri e operatori sanitari non è offerta la possibilità di tutelarsi al meglio dal virus, il tutto per finanziare politiche neoliberiste che da anni dominano la scena politica internazionale. Questo genere di provvedimenti si rivela essere ancora una volta dannoso per la società e soprattutto largamente svantaggioso per i lavoratori, in questo caso quelli coinvolti in prima persona nell’arginare la pandemia.
La nazione europea che ci è più vicina in quanto a numeri di contagio e difficoltà nel contenimento dell’espansione del virus è la Spagna, il cui sistema ospedaliero ha subito pesanti tagli nel corso degli ultimi anni, ma il governo tutt’ora al potere, preso da un forte virtuosismo, ha da subito disposto la requisizione delle strutture ospedaliere private, che aiutano notevolmente a gestire la situazione, in quanto hanno diversi posti letto in più da offrire ai cittadini. Perché in Italia, il paese con più contagi al mondo, non si attivano gli stessi provvedimenti? Evidentemente il governo non intende infastidire i 13 gruppi di sanità privata, che possiedono il 48% delle strutture ospedaliere nazionali, con un fatturato pari a 5,3 miliardi di euro annui. Per dimostrare l’effettivo impatto di questi dati, basta pensare che Zingaretti che è Presidente del Lazio ha chiuso 26 ospedali pubblici portando grande profitto ai privati.
Quando quest’emergenza sarà finalmente passata, il governo non dovrà dimenticarsi degli “eroi”, ovvero gli operatori sanitari, aumentando e non più diminuendo i fondi alla sanità. Nell’immediato è imperativo requisire al più presto tutte le strutture mediche private per permettere al Servizio Sanitario Nazionale di gestire l’emergenza al meglio.
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