Studenti – Vietato criticare l’alternanza scuola-lavoro!
“Carpi – Scoppia la polemica per un post scritto su Facebook da uno studente minorenne che frequenta la quarta dell’Itis Da Vinci. Lo scorso febbraio, il giovane, come gli altri studenti di quarta e di quinta, è stato protagonista di un progetto di alternanza scuola-lavoro, previsto dal programma didattico. Il progetto prevede che venga trascorso un periodo all’interno di un’azienda, per “accorciare” le distanze tra scuola e mondo del lavoro.
Durante il primo giorno trascorso in una ditta metalmeccanica del territorio, lo studente ha pubblicato un post che secondo la scuola conteneva pesanti critiche all’azienda e al personale scolastico che ha organizzato il periodo in azienda. E per questo è stato punito dal consiglio di classe con il 6 in condotta”.
Ormai rasentiamo la follia: questa notizia, non unica di questo genere ci conferma come il sistema di ricatto generazionale chiamato “Alternanza scuola-lavoro” stia influenzando in maniera rilevante anche il modello gestionale dei presidi scolastici e sottolinea, inoltre, come le misure di prevenzione del MIUR siano totalmente inefficienti.
Come accaduto a Napoli, quando alcuni studenti hanno espresso il loro dissenso nei confronti dell’obbligo lavorativo anche durante il weekend, ed in particolare Domenica 25 Marzo, la minaccia di sanzioni disciplinari è l’unica modalità con la quale dirigenti aziendali e scolastici sono in grado di affrontare il sempre più diffuso malcontento.
Questi fatti, appunto, oltre ad andare ad appiattire il basilare diritto al dissenso, sottolineano quanto i dirigenti scolastici e le istituzioni stiano provando a trasformare i licei e gli istituti in laboratori di repressione in favore di un sistema clientelare che avvantaggia solo le aziende.
Davanti a questo schifo ci troverete sulle barricate, Contro l’alternanza nessun passo indietro!
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