Una settimana di oridnari interrogatori…

1356014015984Settimana scorsa si sono svolti presso la Questura di Milano gli interrogatori dei tre studenti minorenni indagati per i fatti del 14 Novembre a Milano (http://www.youtube.com/watch?v=Bgs1Q88-FvQ).
Gli indagati, accompagnati dai loro difensori, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Gli interrogatori vanno quindi ad aggiungersi alle chiusure d’indagine contro i quattro maggiorenni perquisiti a Dicembre (https://milanoinmovimento.com/studentiinmovimento/conclusione-di-indagini-per-il-14n).
Quella sui fatti del 14 Novembre è un’indagine insolitamente rapida rispetto ai tempi della giustizia italiana.
Quel giorno un corteo di migliaia e migliaia di persone attaversò la città dividendosi in vari spezzoni. Uno di questi tentò di raggiungere la sede della UE a Milano venendo caricato dalla Polizia in Corso Magenta. Un nuovo fronteggiamento avvenne poi alla stazione di Porta Genova.

Sempre di questi giorni sono le convocazioni in commissariato di alcuni giovanissimi studenti dell’Hajech.
Convocazioni relative ad alcuni danni (minimi) legati all’occupazione della scuola dell’Autunno scorso.
Pare che a segnalare i nomi degli studenti facenti parte del collettivo alla Polizia sia stata la stessa preside dell’istituto.

Resta l’amaro in bocca nel constatare come episodi di lotta sociale che hanno coinvolto dalle centinaia alle migliaia di persone vengano semplificati e banalizzati riducendoli a semplici episodi “criminali” i cui responsabili sarebbero poche decine di persone.
Ma il sistema giudiziario, del resto, serve anche a questo.

Da segnalare la stratta repressiva sugli studenti, uno degli attori principali delle mobilitazioni di questi mesi a Milano.

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