16F contro la Via d’Acqua. Tra alberi e ruspe la scelta è semplice
Non esistono compensazioni in cambio del canale.
Il canale è inutile, dannoso e costoso, il progetto Vie d’Acqua è un’opera strategica per Expo2015 e quindi non può che essere questione milanese.
Una trattativa seria, quindi non quella per ora messa in campo da Comune di Milano ed Expo SPA, non può non passare da una moratoria totale dei cantieri almeno sul percorso da ridiscutere, ovvero i quasi 5 km che attraverserebbero i quattro parchi di Trenno, Baggio e Gallaratese.
La trattativa deve essere unitaria e quindi non può essere divisa in lotti.
Queste le decisioni dell’assemblea pubblica convocata da tutti i comitati milanesi che si oppongono all’opera Vie d’Acqua.
Per supportare l’opposizione all’opera, perché a parte la disponibilità al dialogo con la controparte la verità è che l’unico risultato che i comitati vogliono raggiungere è lo stop totale all’opera, la cosiddetta “opzione zero”, sono stati convocati tre importanti appuntamenti di piazza oltre al consueto presidio permanente:
– giovedì 13 Febbraio dalle 16.30 presidio presso la sede di Expo in via San Tommaso angolo via Rovello in supporto alla delegazione No Canal all’incontro con Confalonieri.
– domenica 16 Febbraio corteo cittadino alle ore 14.00 con doppio concentramento uno alla fermata Bonola della metropolitana 1 e l’altro in Via Cancano per poi andare verso i cantieri.
– lunedì 17 Febbraio presidio a Palazzo Marino durante il consiglio di maggioranza convocato per parlare della questione Via d’Acqua.
Fermare un opera dannosa, costosa e nociva è responsabilità di tutti.
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