Il “reatificio” del Governo Meloni: maximulte per gli ecoattivisti

Eravamo stati facili profeti poco più di dieci giorni fa quando, scrivendo a proposito del tema dell’abitare e della stretta repressiva messa in cantiere dal governo di destra, prevedevamo che nel giro di pochi giorno Meloni e soci si sarebbero inventati qualche nuova trovata. E così è stato.

E’ di ieri infatti la notizia che il Consiglio dei Ministri ha approvato un DDL presentato dal Ministro della Cultura Sangiuliano (quello di Dante fondatore del pensiero di destra…) che prevede:

-per coloro che “distruggano, disperdano, deteriorino o rendano in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali” multe da 20 a 60mila euro.

-per chi “deturpa o imbratta” questi beni o destina “ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione” o “incompatibile con il loro carattere storico o artistico” sanzioni amministrative da 10 a 40mila euro.

A questo ovviamente si aggiungono le sanzioni penali come un’aumento del carcere in caso di condanne definitive.

L’obiettivo politico della destra è colpire le azioni degli attivisti per la giustizia climatica di Ultima Generazione che più volte, per tenere alta l’attenzione sul collasso ambientale, hanno colpito con vernice lavabile alcuni celebri monumenti.

Ovviamente, invenzione settimanale di nuovi reati a parte, il Governo Meloni non ha ritenuto di prendere nessuna iniziativa per combattere il problema ambientale segnalato dagli attivisti di UG e da quelli di Fridays For Future nella tipica dinamica del “dito e della luna”.

Inutile dire che il Ministro della Giustizia Nordio, il “garantista a corrente alternata” non ha ritenuto di prendere posizione questo ennesimo caso di sovrapproduzione penale.

E mentre ragazze e ragazzi di Ultima Generazione dichiarano che proseguiranno la lotta il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra ha ironizzato in modo brillante dichiarando, in riferimento al governo, che: “Alla fine riusciranno a fare solo il loro Pnrr: un Piano Nazionale di Repressione e Reazione”.

In attesta dunque del nuovo reato…

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *