L’assassinio di Brian Thompson di United Healthcare o della parte imponderabile dei pronostici
Qualche giorno fa a Manhattan, centro del mondo, un killer solitario ha ucciso Brian Thompson CEO di United Healthcare. UHC è la compagnia di assicurazione sanitaria privata con il più alto tasso di rifiuto delle richieste (32%). È la CNN a far emergere la storia secondo cui la compagnia assicurativa, per risparmiare, avrebbe iniziato a usare l’AI per automatizzare le richieste, o meglio i respingimenti delle richieste. Si parla di un software che aveva il 90% di errore e quindi ha negato sistematicamente cure per bisognosi reali, ma sembra che UHC abbia continuato a usarlo. Sarebbe un innocente giochino per massimizzare i profitti, ma sono diverse le fonti che stimano in diecimila il numero dei morti conseguenza diretta di questa politica.
Diecimila morti di questi tempi passano nei tg insieme alle previsioni del tempo, ma ciascuno di loro ha una mamma un papà un fratello una sorella un figlio una figlia un nipote uno zio una zia, qualcuno. E per la legge dei grandi numeri, pare di capire a leggere i giornali, uno di questi ha fatto il conto con l’ingiustizia e ha deciso di rischiare tutto per fare 1a1.
Primo: su questo dovrebbe scattare soprattutto un posizionamento politico che sarebbe l’abc dello stato di diritto occidentale: la sanità come diritto inalienabile per tutti e invece, in America oggi e in Europa domani (ma pure oggi, è una battaglia che pure il PD ci è arrivato a capire che è da fare) il diritto alla salute (gratuito, di qualità, in tempi brevi) dovrebbe essere garantito dalle tasse che paghiamo tutti e invece è qualcosa da cui la maggioranza della popolazione è escluso.
Secondo: è innegabile che l’estetica del gesto coglie l’immaginario manco fosse The day of the Jackal: la fuga in bici, il cappuccio da saga di Assasin’s Creed, l’unica foto segnaletica col sorriso da filibustiere, i tre bossoli con la citazione del libro che sarà sicuro uno dei prossimi must almeno nella vituperata America.
Come un hacker che ha la tecnica per fare il colpo sotto il naso e svignarsela. E infatti se i sospetti sono giusti pare il killer sia un esperto di computer science.
Stando ai giornali di ieri pare che a premere il grilletto sia stato Luigi Mangione. Nella descrizione ironica di una riga nel profilo di X scrive di essere un m.s.e. in computer science. Il gioco di parole Midsize Enterprise porta al significato più comune di m.s.e. che in statistica, chi studia il machine learning lo sa bene, è l’errore quadratico medio, la discrepanza quadratica media fra i valori dei dati osservati e il valore dei dati stimati.
Occhio e croce Brian Thompson non aveva calcolato che a massimizzare i profitti senza remore un puntino fuori dalla curva “smoothed” dei risultati previsti gli sarebbe costato la vita. Sono fatti del tutto rari, statisticamente non si verificano quasi mai. Chi conosce la statistica sa che c’è pure un teorema che serve per calcolare le probabilità di una causa che ha provocato l’evento verificato, si chiama teorema di Bayes, forse il nome vi dice qualcosa, ha dato il nome a uno yacht, il Bayesian, colato a picco in circostanze imprevedibili a Palermo questa estate, con a bordo un altro che, occhio e croce, a leggere i giornali, non era uno stinco di santo manco lui. Ma questa, a dirlo con la voce di Lucarelli, è un’altra storia (e un’altra coincidenza).
Se da questa storia dobbiamo trarre una morale per bambini sarebbe questa: a fare i birbanti può capitare di finire nella parte imponderabile dei pronostici.
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