Dal Comitato per Milano Zona3: Comunicato Stampa contro lo sgombero del Lambretta
Apprendiamo da* giovani del Collettivo Lambretta dell’ imminente sgombero dalle palazzine Aler in Piazza Ferravilla.
In una situazione generale della città che presenta, da troppo tempo, una carenza di spazi di aggregazione soprattutto per i giovani e le donne e considerando che il problema degli spazi pubblici sociali, anche attraverso il recupero di luoghi degradati , è stato uno dei punti qualificanti del Programma elettorale.
Il Comitato per Milano di Zona 3 esprime rammarico per la mancanza di una netta presa di posizione da parte del Comune in merito al preannunciato sgombero dello spazio di via Apollodoro /piazza Ferravilla.
Questo spazio, fino al momento dell’occupazione da parte del Collettivo Lambretta, era luogo di degrado, spaccio e delinquenza. Oggi le villette sono state completamente ripulite e rese vivibili con un enorme sforzo auto sostenuto e sono normalmente frequentate dagli abitanti del quartiere e della zona, da associazioni e gruppi, ospitano corsi, mostre, iniziative culturali, una palestra oltre ad un’aula studio e un doposcuola funzionante.
Tutto questo è avvenuto con un percorso partecipativo del Collettivo Lambretta che riteniamo esemplare nel rapporto sviluppato con i residenti della zona, con le Istituzioni e le forze dell’ordine. Crediamo convintamente che Il lavoro dei ragazzi del Collettivo Lambretta rappresenti un esperimento sociale di valore, da difendere come un bene comune contro interessi meno collettivi.
Non comprendiamo quali siano i motivi d’urgenza dello sgombero perché non sussistono problemi di “ordine pubblico”. Non comprendiamo le pressioni fatte dalla Regione (Aler) che non ha un progetto a breve di utilizzo o intervento sugli immobili in questione, di fatto abbandonati al degrado da anni.
Ci rivolgiamo al Sindaco, alla Giunta, al presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri della maggioranza, ai Consiglieri Aler designati dal Comune per chiedere:
– – di fare tutto quanto in loro potere per far revocare lo sgombero, in discontinuità con le pratiche della nostra recente storia cittadina o, in seconda istanza, concordare una soluzione temporanea che consenta di affidare le palazzine in uso al Collettivo Lambretta, almeno fino all’effettivo momento di inizio dei lavori di ristrutturazione;
– – di prendere una posizione pubblica a favore del valore sociale di questa esperienza. Questo avrebbe un significato che trascende il singolo episodio assumendo un forte valore simbolico e politico a testimonianza della reale volontà di questa Amministrazione di avviare percorsi concreti di partecipazione e di stimolare esperienze di progettualità dal basso;
– – di individuare le modalità corrette per ottenere un’assegnazione degli spazi concordata e definitiva.
Il Comitato per Milano di Zona 3, attraverso i suoi coordinatori, chiede urgentemente un incontro con gli Assessori competenti per un confronto costruttivo volto a scongiurare i problemi di ordine pubblico che potrebbero derivare da uno sgombero forzoso.
Per il Comitato per Milano Zona 3
I coordinatori
Giancarlo Pagani, Emanuela Fumagalli, Fabrizio Magani, Cinzia Barone
* si sono espressi a favore del lavoro del collettivo Lambretta: Anita Sonego, Mirko Mazzali, Ines Quartieri, Luca Gibillini, Elisabetta Strada, Marco Cappato, Paolo Bocci, Lamberto Bertolè, Maria Elisa D’Amico, Carlo Monguzzi, Ruggero Gabbai, David Gentili, Franceso Mancuso, Emanuele Lazzarini, gruppi consiliari della maggioranza del Consiglio di Zona 3, Renato Sacristani
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