Due anni di ZAM: la storia e il nome

ZAM di Andrea Cegna.

“Settembre 2010.

Un pomeriggio, se non sbaglio una domenica.

Nel cortile dell’Arci Bellezza.

Inizia una discussione su un nome. Si stava pensando ad una TAZ di 3 giorni.

Era la Milano di De Corato, degli sgomberi, della chiusura dei locali, dei parchi e dei circoli Arci.

La Milano capoluogo della Regione di Formigoni, di Cl e della mafia. La Milano capitale economica e finanziaria dell’Italia di Berlusconi.

Era tanto, tempo fa.

Un numero non ben definito di pazzi voleva occupare un posto provvisoriamente, per poi prenderne un altro, diverso, fisso.

Quel pomeriggio si parlava del nome. Perchè il nome è importante.

Mentre si parlava del nome qualcuno pensava ad altro, a quale sigla inventarsi da mettere davanti al nome.

Non per quella tre giorni, per il futuro, per il passaggio all’occupazione fissa.

CS, CSOA, SPA, LOA, CSA e tanti altri erano prefissi importanti, nobili e storici.

Nella testa di tutti c’era l’idea di provare ad immaginare uno spazio occupato ed autogestito che stesse nel solco del passato ma s’inserisse nel presente.

Senza arroganza e con il giusto rispetto.

Così ad un certo punto quello lì esce fuori in assemblea dicendo…”beh a me il nome non interessa però perché non pensiamo di trovare una roba diversa prima del nome? Diverso da TAZ, diverso dal suffisso legato al centro sociale? Tipo perché non ci chiamiamo Z.A.M. (Zona Autonoma Metropolitana) e poi il nome? Così non saremo C.S, CSOA, SPA, LOA o CSA ma una cosa magari nuova”?

Beh,  quei tre giorni di Ottobre nel 2010 passeranno alla storia con il nome di Z.A.M. – Racaille.

Era Settembre nel cortile dell’Arci Bellezza.

Lì si decise di occupare l’ex macello in viale Molise 68 (e a qualcuno, quasi 2 anni dopo, venne l’idea di prendere di nuovo quello spazio, per non lasciarlo) e li iniziò una storia che il 29 Gennaio del 2013 compirà 2 anni.

L’occupazione di Via Olgiati 12.

Come si chiama quel posto ora?

Beh il nome è quello che doveva essere un pre – nome.

ZAM è piaciuto, è rimasto, da solo, è diventato il nome intero.

Qualcosa in qualche mese è cambiato : Z.A.M. adesso sta per ZONA AUTONOMA MILANO.

Il ragionamento che stava all’origine è rimasto cioè provare ad immaginare un qualcosa che fosse in continuità con la storia dei centri sociali, qualcosa che riprendesse il concetto di TAZ ma anche un qualcosa di nuovo che ambisce a provare a aprire una discontinuità anche nel mondo delle autogestioni.

 Insomma questa è un po’ la storia del nome.

Una piccola storia, anche d’amore perché quello che sta dentro e fuori ZAM è amore un po’ come cantavano i 99 Posse.”

 

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