[DallaRete] Morte Ferrulli, il perito: chiese aiuto e fu colpito

 

NEWS_112522Il 51enne morì durante l’arresto, a Milano. La relazione presentata durante l’udienza del processo contro i 4 agenti imputati per quei fatti del 2011.

Avrebbe gridato “aiuto” almeno due volte e sarebbe stato percosso da un agente “ripetutamente sulla spalla-scapola destra”. Sarebbero stati questi gli ultimi istanti di vita di Michele Ferrulli, il 51enne morto a Milano per un infarto durante l’arresto, secondo la relazione redatta dal perito Fabio Carlo Marangoni, nominato dai giudici della Corte d’Assise di Milano. La relazione è stata realizzata lavorando sulle riprese audio-video effettuate quel giorno da chi stava assistendo alla scena, sincronizzando tutto il materiale e trascrivendo le conversazioni. La perizia, depositata nei giorni scorsi alle parti, è stata discussa oggi in aula nel processo che vede imputati per omicidio preterintenzionale i quattro poliziotti che, la sera del 30 Giugno 2011, erano intervenuti in via Varsavia a Milano per una segnalazione di schiamazzi in strada.

Nella sua relazione il perito ha indicato per due volte la parola “aiuto”, chiarendo che le due invocazioni vennero pronunciate a una distanza di una decina di secondi l’una dall’altra, mentre gli agenti stavano ammanettando l’uomo, la cui voce aveva “un tono basso e si percepisce un principio di lieve affanno”. Dopo, altre frasi come “sposta ‘sto braccio! Basta!” che, secondo il professore Gian Piero Benedetti consulente di parte civile nominato dall’avvocato della famiglia, quella frase che si sente nelle registrazioni, invece, potrebbe essere: “Basta la testa, basta!”.

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