No Expo giorno 4: biciclettata, tavolata, clown army

army 1Una biciclettata che parte dal No Expo Camp del Parco di Trenno, gira intorno al sito di Expo e quindi si dirige davanti a Eataly: potebbe sembrare un’idea folle, ma è quello che è successo poco fa. E nel frattempo, davanti a Eataly andava in scena la clown army, con contorno di tavolata popolare e condivisa, fatta di cibo sano davvero, biologico e a chilometro zero.

Ecco una breve cronaca della giornata, con foto e video.

Verso mezzogiorno, dal campeggio NoExpo a Trenno, circa 200 manifestanti si sono mossi, in bici, verso l’area espositiva: seguendo i cartelli del percorso ciclabile per Expo, che ha ricordato a molti il percorso del mondiale di ciclocross per i numerosi pezzi non finiti e ancora in costruzione, hanno raggiunto Expo e hanno potuto ammirare la Grande Opera.

Così, tra temporary store talmente temporanei che sono ancora completamente chiusi e vuoti, rotonde in mezzo al nulla, strade che finiscono da nessuna parte e “passaggi pedonali” nel fango, abbiamo circumnavigato il sito di Expo. C’era l’entrata, bellissima, con chilometri di nastri rossi per delimitare le code. peccato che non ci fossero code – non c’era nessuno. C’erano decine di casse aperte, ma nessuno che comprasse biglietti. C’erano polizia locale, guardia di finanza, carabinieri, polizia e anche l’esercito, a ogni varco e dietro a ogni rete, a proteggere non si sa bene cosa, mentre 200 biciclette, tra scampanellii, tamburi, bandiere e slogan, passavano di fianco prima alla zona di Cascina Merlata, distrutta e ricostruita in tutta fretta (ma senza terreni – occupati da Expo), quindi dove una volta c’era il campo Rom del Triboniano (sgomberato per far posto a uno svincolo), e ancora lungo tutto il sito espositivo e le sue opere di “camouflage”.

Da segnalare l’assoluto deserto in cui il corteo si è mosso: tale era la desolazione, che l’unica macchina che è apparsa sulle strade intorno a Expo è stata accolta da un’ovazione.

Terminato il giro di Expo, il corteo si è diretto vero il pranzo organizzato da a Genuino Clandestino davanti a Eataly in piazza XXV aprile: in mezzo alla piazza, accompagnata dalla musica dei Fiati Sprecati, è stata allestita una tavolata popolare condivisa, col cibo sano dei produttori della rete di Genuino Clandestino, prodotti biologici e a chilometro zero, sani davvero, rispettosi della terra, dei diritti di chi la lavora e economicamente accessibili.

A raccontare l’esperienza degli indios e le lotte per la terra in Perù è intervenuto Hugo Blanco, leader contadino, che ha parlato di orizzontalità e diritto alla terra, e di come gettare i semi per costruire un altro mondo. In fondo all’articolo trovate, in due spezzoni video, il suo intervento per intero, con la traduzione in italiano.

Subito dopo, un’incredibile, divertentissima performance della Clown Army, che a modo suo ha deriso le forze di polizia e l’imbarazzatissima Digos, schierate a difesa di Eataly, coinvolgendo tutti i presenti  e i passanti in uno spettacolo clamorosamente e radicalmente provocatorio, al grido di “di Expo ne volevamo? Neanche un po’!.

Eccovi qualche immagine.

L’intervento di Hugo Blanco

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