Spagna – Entra in vigore la nuova legge sulla sicurezza e l’ordine pubblico
Alla fine è successo.
L’1 Luglio è entrata in vigore in Spagna una nuova legge sulla sicurezza e sull’ordine pubblico.
Una legge fortemente voluta dal governo del popolare Mariano Rajoy.
Una legge che va a inserirsi nella “tradizionale” rigidità del potere spagnolo (sia sotto i socialisti che sotto i popolari) nel contrastare il conflitto sociale.
Se si guarda alla vicenda dei Paesi Baschi si capisce che questi sono stati un laboratorio di sperimentazione repressiva per misure che poi sono state mutuate, con sfumature diverse, nel resto del paese.
Parliamo della continua opera di illegalizzazione dei gruppi della sinistra indipendentista basca e le condanne a pene detentive durissime per episodi che nulla hanno a che vedere con la lotta armata, ma vanno piuttosto ad iscriversi nel tradizionale conflitto di piazza.
Uno degli elementi caratteristici della legge voluta da Rajoy e il peso delle pene pecuniarie verso determinate condotte.
Ecco alcuni esempi:
* Chi parteciperà a manifestazioni non autorizzate potrà essere punito con una multa di 30.000 euro. La multa aumenterà a cifre.
stratosferiche che superano i 500.000 euro se la protesta si svolgerà fuori da palazzi governativi.
* Sarà vietato registrare e diffondere immagini della Polizia. Anche in questo caso sono previste multe di diverse decine di migliaia di euro.
* Dure pene previste anche per le interruzioni di eventi pubblici o la resistenza agli sfratti.
Un vero e proprio giro di vite nell’agibilità democratica voluto da uno dei più duri falchi dell’austerità europea.
In questi anni la Spagna, nella generale indifferenza dei media, è stata attraversata da una potente ondate di opposizione alle feroci politiche di austerity volute dal PPE.
Da Barcellona a Madrid passando per i Paesi Baschi e le miniere delle Asturie.
Ed è questa vitalità del conflitto che Rajoy vuole andare a colpire per continuare ad applicare le scriteriate politiche dela Troika.
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