LUMe sblocca l’iter di ristrutturazione del Cinema Orchidea

IMG_1110Il 18 ottobre abbiamo occupato il Nuovo Cinema Orchidea per fare luce sullo stato di abbandono in cui versava e sulle motivazioni che hanno ritardato i lavori di ristrutturazione. L’occupazione è stata l’unico strumento a nostra disposizione per riportare le sorti del cinema al centro del dibattito pubblico cittadino, per renderlo esempio vivo e attuale della richiesta di spazio che da mesi portiamo davanti alle istituzioni municipali. Ci sembra doveroso spronare l’amministrazione, metterla in imbarazzo davanti ai ritardi di messa in sicurezza di un luogo storico che sempre dovrebbe essere aperto ai cittadini e perciò riqualificato nel minor tempo possibile.

Per una settimana abbiamo riacceso il proiettore del Nuovo Orchidea, dando vita a giornate di cinema, alternate a concerti, arte e teatro. Abbiamo restituito uno spazio pubblico alla cittadinanza e la presenza quotidiana di centinaia di persone ci ha confermato la necessità e il valore della nostra azione. E’ stata una settimana di festa e di partecipazione, accompagnata da occasioni di confronto tra il quartiere e la cittadinanza tutta: un’ampia assemblea pubblica sui Beni Comuni e gli spazi urbani inutilizzati ha permesso di riflettere su un modo alternativo di vivere e autogestire la città, che da anni cerca un concreto riscontro nell’Amministrazione milanese, senza ottenere risposta.

Una settimana fa ci siamo impegnati a lasciare lo spazio qualora i lavori fossero iniziati. Oggi, alla luce degli sviluppi circa il futuro del cinema Orchidea, ci sembra opportuno fare un passo di lato, affinché i lavori comincino quanto prima.
Come emerso da un’interrogazione consiliare, e confermato da diverse agenzie di stampa, i lavori di ristrutturazione inizieranno nel giro di uno o due mesi.

http://sito.omnimilano.it/ex-cinema-orchidea-gara-per-affidamento-lavori-restauro-entro-lanno/

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Nonostante gli impegni presi pubblicamente da parte dell’Amministrazione Comunale sino al momento dell’occupazione, risulta evidente che solo attraverso un atto conflittuale è stato possibile ottenere risposte concrete. La nostra presenza ha permesso di sbloccare le procedure di assegnazione dei lavori di recupero. Grazie a questa mobilitazione, oggi la ristrutturazione ci viene assicurata da una risposta ufficiale ad un’interrogazione d’urgenza rivolta al sindaco Giuseppe Sala.

Questa sera usciremo dal Nuovo Cinema Orchidea con orgoglio, dopo aver risvegliato le istituzioni dal loro torpore.
Ce ne andiamo sì, ma senza dimenticarci dell’impegno preso nei confronti di questo spazio. Vigileremo sull’effettivo avanzamento del progetto di recupero, costituiremo un comitato cittadino che nei prossimi sei mesi si riunisca per fare il punto sull’avanzamento dei lavori. Alla fine di questo percorso convocheremo un’assemblea cittadina, pubblica e aperta, davanti al cinema, per raccontare alla cittadinanza quali sono le prospettive della sala.

Ci piacerebbe vedere realizzate le incoerenti parole dell’attuale Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, che nel 2016 concordava con noi nel sottrarre il Cinema alla logica commerciale dei multisala, garantendo la «funzione specificamente culturale che un cinema di proprietà pubblica deve svolgere». (Il Giorno, 20 gennaio 2016).

Ora, prima di andare, ci sentiamo di rivolgere all’amministrazione milanese un ultimo appello: fate di quel cinema un luogo aperto e partecipato, indite un bando che valorizzi la proposta culturale, artistica e sociale; tutelate la dimensione di quartiere, facendo di quel posto uno spazio accessibile, in cui sia privilegiata la vita delle persone e la qualità del loro tempo libero piuttosto che le logiche di mercato.

Fatelo per gli abitanti del quartiere, fatelo per la città di Milano.

LUMe – Laboratorio Universitario Metropolitano

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