“Voi ce la togliete, noi ce la riprendiamo” – Qualche considerazione sull’occupazione del Manzoni
Il 12 gennaio 2021 abbiamo occupato il cortile della nostra scuola in manifestazione del nostro dissenso in merito alla situazione didattica nella quale vertiamo.
Non possiamo più sopportare che l’istruzione di noi studenti e studentesse venga costantemente posta in secondo piano dalle istituzioni. Da mesi ormai veniamo privati/e di uno dei nostri diritti fondamentali e presi/e in giro, rimbalzati/e tra un’ordinanza e l’altra; i/le nostri politicanti, sempre disposti/e a compromessi per alimentare il profitto imperante e il capitalismo dilagante, non sono apparentemente in grado di garantire una riapertura sicura e duratura delle scuole, luoghi che, come dimostrato da numerosi studi, sono in realtà tra le minori fonti di contagio – solo il 2% dei focolai, infatti, si è verificato all’interno di queste:
-E’ inaccettabile che a tre mesi dall’inizio della Didattica a Distanza il governo e Regione Lombardia non siano ancora riusciti a trovare soluzioni concrete per quanto riguarda l’intero ambito scolastico, a partire dalla gestione del trasporto pubblico passando per il tracciamento dei contagi all’interno degli istituti, fino ad arrivare al totale abbandono delle presidenze nella riorganizzazione degli spazi e delle procedure scolastiche.
-Chiediamo protocolli chiari ed univoci che agevolino le scuole nel fronteggiare le problematiche legate al Covid-19; agli istituti superiori non sono mai state proposte direttive limpide e ciò ha comportato numerose problematiche e disagi. Le scuole non possono essere lasciate sole, il governo e Regione Lombardia non si possono più permettere di scaricare responsabilità e doveri sulle presidenze.
-Chiediamo al Comune di Milano di garantire a studenti e studentesse abbonamenti gratuiti o a basso prezzo ai servizi di Bike Sharing presenti in città e di aumentarne le stazioni di distribuzione e a Regione Lombardia di impegnarsi maggiormente nel potenziamento del trasporto pubblico, stipulando contratti a tempo determinato con aziende di trasporto private – che hanno, inoltre, ripetutamente manifestato il loro interesse nel garantire mezzi e personale -.
-Chiediamo che venga garantito a tutti gli studenti e a tutte le studentesse di Milano l’accesso ai dispositivi sanitari di protezione personale e che essi vengano distribuiti all’interno delle scuole, come da normativa. E’ necessario, oltretutto, che vengano allestiti presidi sanitari gestiti da personale medico competente all’interno degli istituti, così da garantire una migliore gestione degli eventuali contagi e il tracciamento degli stessi.
-Chiediamo l’assunzione di personale scolastico e l’introduzione di un tetto massimo di venticinque alunni/e per classe, al fine di contrastare una problematica troppo spesso presente all’interno degli edifici scolastici, quella del sovraffollamento, che porta alla formazione delle cosiddette “classi pollaio” e che non garantisce un apprendimento adeguato ed efficace.
Un altro dei problemi spesso celati all’interno del mondo dell’istruzione italiana è quello del disagio edilizio, evidenziato nuovamente dall’arrivo della pandemia, che ha necessitato un piano di riorganizzazione degli spazi all’interno degli edifici scolastici; chiediamo misure di riammodernamento e manutenzione per tutti gli istituti.
-Chiediamo che venga riconosciuta l’importanza dell’elemento sociale all’interno del progetto didattico come componente fondamentale della crescita individuale e collettiva degli studenti e studentesse.
-Chiediamo infine che l’istruzione venga riconosciuta dal governo come una priorità e che ad essa vengano finalmente dedicati i fondi necessari per un nuovo progetto formativo, che abbia al centro i bisogni di noi studenti e studentesse.
VOI CE LA TOGLIETE, NOI CE LA RIPRENDIAMO
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