Milano Sud – Continua la guerriglia odonomastica in quartiere
Questo week end la città è stata invasa da eventi letterari diffusi in ogni quartiere; le persone si sono recate nei luoghi dove si diffondeva “cultura” secondo le modalità di un evento massificato che risponde ai criteri gattopardeschi dell’industria del divertimento: parlare tanto per non cambiare nulla. Attirare tante persone per non modificarne la qualità dell’esistenza.
Noi, nel mentre, abbiamo tenuto una conferenza di storia del fascismo nelle nostre strade e abbiamo parlato di memoria viva, quella che ci rende possibile leggere il presente in chiave critica e conflittuale.
Spiegare perché a una certa altezza, che coincide con l’inizio del quartiere Stadera, via Meda cambia nome in via Lodovico Montegani ci è sembrato un atto dovuto ai cittadini e alle cittadine che lo abitano.
Indicare via De Sanctis come la via dove risiedeva la banda Montegani, banda rionale del primo fascismo squadrista, ci porta a riflettere su come ancora oggi i fascisti abbiano sedi in concessione e vie preferenziali per mantenere protetta la loro squallida propaganda. Tutto ciò anche in barba a quella legalità che le istituzioni sbandierano solo quando hanno precisi interessi politici da difendere.
Non serve studiare la storia per poi chiuderla in un cassetto o per vantarsi di saperla. Essa è viva se viene mantenuta tale nel conflitto, se da essa si traggono insegnamenti per modificare l’ingiustizia e l’oppressione imperanti nel presente.
Lo spazio della storia non deve essere occupato dalla violenza squadrista come è successo in passato; nessuna banda Montegani deve più avere spazi in concessione.
Nessuna agibilità per i fascisti. Chiudere la sede fascista di via Palmieri 1. Chiudere tutti i covi neri.
Collettivo ZAM
Resistenza in Cirenaica
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