Assemblea regionale contro l’apertura del CPR di via Corelli

13 Ottobre, ore 18 @ Municipio 3, Via Sansovino 3.

Il ministro degli interni Matteo Salvini ha annunciato l’imminente apertura del CPR, Centro Permanente per il Rimpatrio, in via Corelli a Milano. I CPR sono il nuovo acronimo con cui vengono ribattezzati gli ex CIE e CPT, carceri in cui vengono recluse persone sprovviste di permesso di soggiorno. Se da un lato abbiamo visto negli ultimi anni crescere in maniera diffusa per il paese retoriche apertamente xenofobe e razziste, i CPR sono il risvolto istituzionale e pratico in cui queste forme di discriminazione vengono messe in atto dallo stato. I CPR in questo senso rappresentano la punta dell’iceberg di tutte quelle politiche discriminatorie che a partire da 20 anni a questa parte hanno recluso nell’ombra della clandestinità una buona fetta di persone immigrate in Italia.

Con il decreto Minniti-Orlando e con il decreto Salvini (in via di approvazione) queste carceri saranno strutturate in tutto il paese su base regionale. Via Corelli sarà quindi il CPR di riferimento per tutto il territorio lombardo.

Anni fa eravamo riusciti a ottenere la quasi completa estinzione dei CIE in Italia grazie a un grande movimento eterogeneo che sia da dentro che da fuori queste strutture ne aveva messo in luce la disumanità e l’inutilità dal punto di vista pratico. Invitiamo quindi tutti i cittadini, le associazioni, i comitati, i collettivi, i sindacati e le realtà sensibili a questo tema sul territorio lombardo alla prima riunione regionale per opporsi all’apertura di questa struttura che secondo noi non dovrebbe semplicemente esistere, sia a Milano che altrove.

Ci ritroveremo sabato 13 ottobre in via Sansovino 9 al consiglio di Municipio 3 di Milano, il municipio in cui verrà aperto il CPR.

Mai più lager – No ai CPR

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Una risposta a “Assemblea regionale contro l’apertura del CPR di via Corelli”

  1. Antonio ha detto:

    Ho sentito Giacomo in radio popolare volevo farvi complimenti x il vostro attivismo.la mia idea d protesta e di un adesivo con la foto d rosa parks e metterli su tutti i sedili d bus e metrò

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