Case popolari di via Porpora, quado il “Modello Milano” mostra tutti i suoi limiti

A pochi passi da piazzale Loreto, dov’è previsto un faraonico progetto di “riqualificazione”, esiste un grande complesso di case popolari che sta progressivamente diventando una sorta di buco nero a causa dell’incuria di ALER. Ieri sera qualcuno ha sottolineato in modo netto la contraddizione.

Ieri notte in via Padova e nella zona limitrofa, sui muri delle zone che attraversiamo tutti i giorni, sono apparse scritte, manifesti e striscioni contro la malagestione di ALER delle case popolari, costantemente sottofinanziate e abbandonate dalla giunta regionale a trazione leghista.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito più volte agli effetti di questa politica violenta, escludente e classista, dal crollo di una scala nel complesso delle case popolari di via Porpora, a un incendio nello stesso complesso, fino ad arrivare all’ultimo episodio, l’inserimento di grate di ferro che ostacolano il passaggio nel cortile di queste case.

Il costo della vita a Milano è già alto e continua ad alzarsi, lo vedremo con la riqualificazione di piazzale Loreto che probabilmente vedrà il progressivo abbandono delle case popolari della zona e lo vedremo nel quartiere di Corvetto dove presto sorgerà il Villaggio Olimpico, per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, che metterà in grave difficoltà molte famiglie.

È chiaro a tutti ormai che il modello Milano è quello di una città vetrina, su misura di grandi investitori internazionali e sempre meno accessibile e governabile per i suoi abitanti.

Noi facciamo e faremo il possibile per far sentire la voce di chi è in difficoltà, per sostenere le persone vittime della gentrificazione, di ALER e della regione.
LA CASA È UN DIRITTO.

Collettivo Lambretta
Studenti Tsunami

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