«Sei frocio». Calci, pugni e un orecchio quasi staccato. Indagati in cinque

L’episodio risale al 10 agosto scorso. Alcuni degli aggressori sarebbero legati all’organizzazione di Casapound.

Calci, pugni e schiaffi. In cinque contro uno. Per due volte, a pochi minuti di distanza. È la pesante aggressione subita da un uomo di 43 anni residente a Castrignano de’ Greci (Lecce) nella notte tra il 9 e il 10 agosto della scorsa estate. L’episodio è avvenuto nei pressi dell’Augustus Resort, in località Porto Miggiano, sud-est del Salento. Dentro il locale era in corso il White Party, fuori è esplosa la violenza omofoba.

Per quei fatti hanno ricevuto la notifica di avviso conclusione indagini in cinque. Il provvedimento è firmato dal pubblico ministero Luigi Mastroniani. Si tratta di E. G. A. S., 26 anni, di Trepuzzi (Lecce) ma residente a Milano; R. D. F., 21enne, di Milano; C. B., 25enne, di Cernusco sul Naviglio; S. D. A., 24 anni, di Cologno Monzese e B.L.F., 21, di Milano. Sono tutti accusati di tentato omicidio, con le aggravanti del movente omofobo e della crudeltà. Li difendono gli avvocati Michele Palazzo, Jacopo Cappetta e Carmelo Scambia.

Gli aggressori avrebbero trovato l’uomo vicino a un loro amico, riparato in macchina in stato confusionale a causa dell’abuso di alcol durante la festa. Secondo la denuncia presentata dalla parte offesa, il 43enne si era avvicinato per prestare soccorso a quella che sembrava una persona in difficoltà. L’unico degli indagati che non si è avvalso della facoltà di non rispondere, invece, avrebbe sostenuto che l’uomo si era avvicinato per uno scopo di natura sessuale.

In ogni caso, arrivati nei pressi della macchina i cinque hanno iniziato a colpire in maniera selvaggia il malcapitato. Così forte da causargli la frattura della cavità orbitaria sinistra e persino il distacco quasi completo di un orecchio. Nonostante la furia, la vittima è riuscita a divincolarsi e chiedere aiuto. Proprio per questo il branco è ritornato a colpire, continuando l’aggressione fino a lasciare l’uomo in terra, esanime. Grazie all’aiuto di alcuni passanti il ferito è stato successivamente trasporto all’ospedale Cardinale Panico di Tricase.

«Non sapevamo della presunta appartenenza di due o più aggressori all’organizzazione di Casapound – afferma l’avvocato Michele Gorgoni, legale della vittima – Questa è venuta fuori da fonti giornalistiche nelle ultime ore. È certo però che la violenza è stata a sfondo omofobo, perché il mio assistito ha ricevuto insulti inequivocabili mentre veniva percosso».

L’aggressione ha lasciato all’uomo problemi fisici e di natura psicologica da cui dopo diversi mesi non si è ancora del tutto ripreso. Se oltre al movente omofobo venisse confermata anche l’appartenza fascista dei componenti del branco sarebbe l’ennesimo segnale d’allarme del clima che si respira nel paese. L’odio alimentato da alcune forze politiche, dentro e fuori il parlamento, è indirizzato più spesso contro i migranti o gli stranieri, ma può rapidamente cambiare bersaglio quando incontra italiani non graditi.

di Giansandro Merli

da il Manifesto dell’11 dicembre 2019

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