JeSuisNoExpo – dai lavoratori della Statale sulla serrata

noexpo.org_Dopo la serrata della Statale di questo week-end pubblichiamo, come ha già fatto OffTopic, una interessante lettera girata in forma anonima ai 2.000 lavoratori dell’Università. Il suo contenuto è a dir poco condivisibile.

—–

#JeSuisNoExpo

Il tempo dell’autoproclamazione a paladini della libertà di pensiero e d’espressione è già scaduto. E’ durato il tempo di un Je suis. L’immagine dei capi di stato della vecchia Europa riuniti in un commosso cordone era evidentemente un fake.
La conferma per noi milanesi arriva oggi (venerdì 16 Gennaio).
Con imprevisto tempismo il Prefetto ordina la serrata della Statale.
Il Rettore tira un sospiro di sollievo.
C’è un problema di sicurezza (dicono): tra il 16 ed il 17 Gennaio 2015 avrebbe dovuto tenersi l’assemblea nazionale NO-EXPO in Statale.
Niente di più che un momento di incontro e discussione tra cittadini, comitati e soggetti politici che in questi anni si sono impegnati ad analizzare e denunciare il meccanismo di corruzione, infiltrazione mafiosa, spreco di denaro pubblico e sfruttamento del lavoro che sta alla base del grande evento Expo 2015 e di tante altre grandi opere (Alta velocità, Mose, autostrade, metropolitane…).
Un evento che disturba non poco i paladini della libertà, forse perché non è un fake, non uno scherzo di cattivo gusto, ma un reale esercizio di libertà, nella sua volontà e capacità di decostruire ogni parte del discorso pubblico sapientemente montato per abbellire e giustificare l’operato di chi ci governa.
Ma quale è il problema di sicurezza con cui si impedisce un importante momento di confronto? Ebbene, sembra che la Statale, dall’alto dei suoi 60.000 iscritti, non possa ospitare qualche centinaio di persone.
Ma oggi a vedersi chiudere le porte non sono stati solo gli studenti ed i no-expo.
La serrata è anche per i lavoratori, che, non informati preventivamente, si sono trovati di fronte ad un cartello che stabiliva la chiusura di 3 giorni. Come spesso accade, nella concitazione del momento, si perdono dei pezzi. Quelli meno importanti.
Di fronte ad atto così lesivo, ci desta molta perplessità la mancata presa di posizione delle RSU e delle organizzazioni sindacali. Oggi si chiudono le porte a studenti e movimenti, domani potrebbe toccare ai lavoratori. Per questo vogliamo invitare tutti a partecipare ai workshop e alle iniziative che verranno svolte nei prossimi giorni.
Ci rimane una grande amarezza nell’osservare come proprio l’istituzione universitaria, che, per antonomasia, è la roccaforte del pensiero libero e dello spirito critico, si chiuda in un tetro ed immobile conservatorismo.
Solo pochi giorni fa la Statale pubblicava su portale e social network un roboante JeSuisCharlie. Oggi è stato rimosso. Il vento gira in fretta.

Alcuni Lavoratori e cittadini

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *