Allerta Deutsche Bank
Notizie da Francoforte; la banca tedesca Deutsche Bank è sotto pressione. Nel biennio 2005-2007 avrebbe svolto operazioni illegali sui mutui subprime. Per queste attività ritenute illecite, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha richiesto alla Deutsche Bank un risarcimento da 14 miliardi di dollari. Questa vicenda ha assunto i contorni di uno scontro legale tra la banca tedesca e le autorità giudiziarie americane e anche di un confronto politico tra il Governo tedesco e il Governo americano.
Molte banche internazionali hanno speculato forte prima della crisi del 2008 e poi hanno chiesto di essere salvate con i soldi pubblici, e stiamo ancora pagando gli effetti di quella crisi finanzaria e della recessione che ha provocato. Leggiamo che la Deutsche Bank ha accantonato riserve per 5,5 miliardi per fronteggiare tutte le cause legali. Oltre questa cifra sarebbe costretta a trovare nuove risorse oppure ricapitalizzare. Questo significa che la cancelliera Angela Merkel dovrà trovare un accomodamento con il presidente Barack Obama o il suo successore.
Deutsche Bank è considerata una banca sistemica: 100mila dipendenti in 70 paesi, oltre 1600 miliardi di asset, troppo grande per fallire. Detiene titoli derivati per 42.000 miliardi, 15 volte il pil tedesco e il suo fallimento contagerebbe l’intera finanza globale con conseguenze molto gravi per tutta l’Europa. Sono passati otto anni dall’inizio della crisi finanziara e la situaziome appare ancora instabile.
Il bail-in, la direttiva europea che ha introdotto nuove regole per affrontare le crisi delle banche, non sembra all’altezza del compito nel caso della Deutsche Bank. E non basta garantire sempre nuovi capitali per affrontare nuove crisi bancarie; c’è chi chiede la creazione di un fondo di 150 miliardi di euro per consolidare le banche europee. La riforma che serve è quella della separazione bancaria, una netta distinzione tra banche commerciali e banche di investimento, e fissare limiti precisi alle attività sui derivati finanziari.
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