3 settembre 2018: aggiornamento dal fronte siriano

Shaddadi non e più fronte, ma continuano gli attentati.
Attacco all’ingresso della città, morti e feriti tra le forze di sicurezza locale e le Sdf.

La città di Shaddadi è stata liberata nel Marzo 2016; da due anni la città è tutta la popolazione si sta rialzando dalla guerra, consigli cittadini e di donne sono nati in questi anni, una cooperativa offre pane ai più bisognosi.
Ma se Shaddadi non è più fronte, nell’ultimo mese ci sono stati ben due attacchi, uno tre settimane fa: al passaggio di un mezzo di Ypg un ordigno è stato fatto detonare, due civili che si trovavano sul marciapiede sono stati uccisi e 4 Ypg sono stati feriti.
Ieri invece un gruppo di miliziani dell’Isis ha aperto il fuoco contro il check point posto all’ingresso della città, proprio nell’ora di maggior afflusso di persone, in giro per fare la spesa.
Alcuni Asaysh e diversi membri dell’Sdf sono rimasti uccisi, altri sono stati feriti.
5 miliziani sono stati neutralizzati dall’Asaysh cittadina, che ogni giorno difende la città.
Un vile attacco, in mezzo alla gente di Shaddadi, dove la popolazione cerca di ripartire, nonostante le difficoltà della guerra.
Perché sparare tra la folla, mettendo in pericolo civili, donne e bambini? Se volete colpirci, attaccate noi, sparate a noi, non in mezzo alla popolazione.
Evidentemente la vostra mentalità di terrore vi porta a fare questo, seminare panico e paura in mezzo alla gente.
Solo così siete riusciti a conquistare le città, con il terrore e la paura, come le peggiori dittature del mondo.

Azadi Pachino

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