Comunicato delle Ypj internazionali in occasione del 25 Novembre, giornata mondiale contro la violenza contro le donne

IL MOMENTO È ADESSO!

Oggi 25 Novembre, ancora una volta le donne e le identità non egemoniche in tutto il mondo stanno inondando le strade significando con i loro differenti corpi e colori la fine di una ormai troppo lunga storia patriarcale.

Il momento è adesso, non stiamo solo chiedendo la fine immediata della guerra globale contro le donne, ma siamo anche pronte a sferrare un attacco al cuore del sistema, creando una nuova vita libera.

Per migliaia di anni ci hanno insegnato ad essere mansuete, ci hanno insegnato che l’unica violenza legittima è quella dello stato patriarcale in tutte le sue differenti sfaccettature: forze di polizia, esercito, frontiere e prigioni, famiglia, chiesa, istituzioni mediche e di “salute” mentale, lavoro, scuole e così via. Abbiamo chiaro che un potere che usa la violenza per opprimere e reprimere le persone non potrà mai essere legittimato. Riconosciamo inoltre che anche noi siamo il prodotto della socializzazione del sistema di oppressione patriarcale, ancora molto radicato dentro di noi e nelle nostre comunità, e che non potremo mai essere davvero libere finché non riusciremo a sradicarlo completamente dalla nostra mentalità.

Crediamo sia arrivato il momento di distruggere questo monopolio della violenza una volta per tutte e riprenderci quello che è sempre stato nostro: l’uso dell’autodifesa.

Le donne hanno dentro di sé una forza ancestrale pronta ad uscire fuori a difesa dei nostri valori, delle nostre terre e della libertà.

Come internazionaliste in memoria di tutte le donne che hanno lottato, per le nostre nonne partigiane, per le nostre sorelle combattenti e per tutte le donne che lotteranno nel futuro oggi abbiamo deciso di prendere parte alle forze democratiche di donne, Ypj.

Abbiamo deciso di partecipare per supportare e difendere una Rivoluzione guidata da organizzazioni autonome di donne che è ispirazione e speranza per tutte noi, in ogni parte del mondo.

Abbiamo deciso di far parte delle Ypj riconoscendo l’importanza di assumere la responsabilità della nostra stessa difesa contro l’oppressore. Dobbiamo difendere noi stesse, perché nessun altro lo può fare per noi.

Autodifesa significa lotta nelle idee e nell’azione contro il potere e la sua violenza per proteggere ciò che è essenziale e significativo, la nostra unità.

L’autodifesa appartiene a tutti gli esseri viventi; umani, animali e anche piante, come una rosa che cresce le spine, non per attaccare, ma per difendersi, o gli alberi che si ergono dalla terra uno accanto all’altro, proteggendosi, creando una foresta.

Con la paura, le paranoie securitarie e la violenza sistemica, nel trascorso della storia il nostro oppressore ha cercato di persuaderci a delegargli la nostra difesa. Rappresentandoci solo come vittime o esseri deboli hanno schiacciato le nostre possibilità di lotta, di aiuto e di solidarietà reciproca. Come potrà mai difenderci il nostro nemico?

Quando ci siamo ribellate ci hanno chiamato streghe, pazze o isteriche.

Nella società moderna ci hanno aperto la possibilità di essere parte dei loro eserciti nazionali, presentandolo come un successo dell’equità di genere; ma noi non saremo mai soldati, vogliamo essere donne libere in un mondo libero. E questa è una grande, grande differenza.

Nelle Ypj autodifesa significa molto più che una pratica militare. Le Ypj coinvolgono le donne come un tutto, con i loro corpi, le loro menti e i loro spiriti, in un processo costante di sviluppo collettivo.

Attraverso un’educazione ideologica, capiamo in profondità che cosa stiamo difendendo e ancora più importante a vivere e crescere assieme.

Impariamo che a volte le relazioni e le comunità che costruiamo sono più utili e forti di una singola arma. La società moderna cerca di dividerci e di metterci una contro l’altra, ma nelle Ypj stiamo creando un autodifesa che si basa sul mutuo supporto e sulla solidarietà fra donne. I gruppi autonomi di donne come Ypj sono lo spazio dove incontrarci e riconoscerci fuori dal sistema capitalista e dalla sua mentaliltà, trovando la forza di fare un passo più in là, verso questo nuovo mondo che portiamo nel cuore.

Continuiamo la nostra lotta accompagnate dalle nostre Sheid, Avesta Xabur, Anna Campbell, Ivana Hoffman e tutte quelle donne che coraggiosamente hanno dato la loro vita per un futuro libero insieme.

Jin Jian Azadi

Accademia Ypj internazionale “Ivana Hoffman”

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