Argentina – il Senato respinge la legalizzazione dell’aborto. Scontri in piazza
Dopo 16 ore di dibattito, il Senato ha respinto con 38 voti contrari e 31 favorevoli il progetto di legge sull’interruzione volontaria della gravidanza.
Il provvedimento avrebbe permesso alle donne argentine di essere libere di decidere sul proprio corpo, avrebbe permesso di interrompere la gravidanza in maniera gratuita e sicura e non solo in caso di stupro o di pericolo di vita.
Dopo ore di attesa, all’annuncio della decisione, sono scoppiate le proteste nelle piazze della capitale. La Polizia ha risposto come sempre con gas lacrimogeni e manganelli. Almeno una persona è rimasta ferita.
Mentre la città è in rivolta, un piccolo gruppo legato al Movimento Pro-Life, sta festeggiando con fuochi d’artificio davanti al Congresso di Buenos Aires.
La discussione in Senato è stata lunghissima e nonostante la forte richiesta del popolo argentino, è prevalsa la politica della “difesa della vita fin dalla concezione”, in linea con la Chiesa cattolica. Tra i motivi “contro” la legge, è stato rivendicato anche l’alto costo che la sua applicazione comporterebbe per le casse dello Stato. La vita, la sicurezza, la libertà e l’autodeterminazione delle donne per il Senato argentino non contano nulla.“I contraccettivi per non abortire e l’aborto legale per non morire“, è il motto del movimento femminista AbortoLegal .
Migliaia di donne e uomini argentini si sono riuniti per fare pressione sul Parlamento. In gran numero i pañuelos verdi, i fazzoletti simbolo della lotta per l’#abortolegal.
Le proteste in solidarietà all’ondata pro aborto libero, sicuro e gratuito si sono estese anche in Messico e Costa Rica, anche dall’Italia mandiamo il nostro appoggio.
¡ Mujer lucha !
Solidarietà alle compagne argentine.
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