Pico Brew: la birra che ci piace
Bell’ambiente è una rubrica che nasce con la nuova versione di Milano in Movimento. Lo scopo è quello di recensire e consigliare luoghi in cui è possibile godersi la vita mondana della Milano da bere al di fuori dei soliti posti che offre il mercato.
Il primo posto con cui inaugureremo questa nuova rubrica è Pico Brew, che un posto in realtà non è. Pico Brew è il pub mobile che si muove la sera tra navigli e colonne e che ormai presenzia anche a ogni manifestazione per alzare finalmente il livello di qualità delle birre disponibili. Altro motivo per cui ci sentiamo in dovere di dedicargli la prima puntata di questa rubrica è di averci finalmente liberati dal giogo delle Finkbrau, delle Perlenbacher, e di tutte quelle birre scadenti che eravamo costretti a ingurgitare in giornate di festa tra compagni. Bravi ragazzi, era ora.
Tornando a noi, tutto iniziò nel 2014, con la mitica COTTA 1, successivamente ribattezzata Eger. Ai tempi la birra veniva venduta principalmente ad amici, ad alcuni centri sociali e a locali gestiti da conoscenti. Pico Brew iniziava a muovere i primi passi… Dal 2016 arriva invece la svolta, grazie al primo pub mobile, un carretto vintage montato su un biciclo, Pico Brew può finalmente contare sulla propria indipendenza. Chiunque preferisca la piazza al chiuso non può che apprezzare di poter degustare birre artigianali sulla vista suggestiva dei navigli al tramonto. La qualità della birra è eccelsa, circa 10 qualità differenti. Insomma, ce n’è per ogni gusto. Tra le tante spiccano la Big Up, una imperial pils cotta con bacche di goji e una gradazione alcolica del 6.2 %, la Schwarzenegher, una lager scura con gradazione alcolica del 5,5%, infine la Black Bock, una bock con gradazione del 6,2%. Dopo due anni di pedalate Pico Brew si allarga, potendo contare su due birrifici mobili e uno staff di ben 5 persone. Oltre alle usuali manifestazioni e la piazza in zona navigli non si lasciano sfuggire i vari festival della birra in cui poter presentare le ultime ricette.
Jacopo, Pietro e Milo hanno trovato un bel modo per far fronte alle difficoltà imposte da un mondo del lavoro che lascia sempre meno spazio ai giovani creando un luogo di aggregazione dove poter consumare birra buona senza farsi svenare come nei soliti pub. In pochi anni sono arrivati a produrre circa 35.000 litri di birra all’anno. “Ancora poco” secondo Jacopo. Noi vi invitiamo caldamente ad andare a provare le loro birre e a cambiare il fornitore del vostro CS.
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