18 marzo 2023, corteo nazionale antifascismo è anticapitalismo

CORTEO NAZIONALE
ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO
18 MARZO 2023 – 14h30
Piazzale Loreto MILANO

Davide “Dax” era un militante antifascista sempre in prima linea nelle lotte sociali ucciso a coltellate da 3 neofascisti a Milano nel 2003. La sera stessa del suo omicidio polizia e carabinieri compiono violentissimi abusi e pestaggi ai danni de* suo* compagn* all’ospedale San Paolo. È la Notte Nera di Milano. Per questi fatti verranno condannati pesantemente 2 compagni. Come alla Diaz: massacri, menzogne, condanne.
La nostra, però, rimane una verità scritta nel sangue, che nessuna ricostruzione giuridica di comodo potrà mai cancellare.
Dopo l’omicidio di Dax, e successivamente a una fase di aggressioni e assalti, i fascisti, coperti a tutti i livelli, hanno cominciato a infiltrarsi nelle istituzioni; un processo di copertura politica che oggi si aggrava ancor più col nuovo governo Meloni. D’altra parte non dimentichiamo nemmeno il ruolo di un partito come il PD, responsabile tanto quanto la destra negli ambiti di repressione e macelleria sociale.

A noi spetta il compito di combattere contro il neofascismo tutto, istituzionale o di strada che sia, esprimendo un antifascismo non a difesa della democrazia attuale, ma atto a distruggere questo sistema autoritario e patriarcale.
Come ci insegna la storia, il fascismo è stato sempre a servizio del capitale e dei padroni. Ancora oggi, in un’epoca di crisi globale, i camerati assolvono questa funzione sociale fomentando la guerra tra poveri e ostacolando di fatto la costituzione di un fronte di classe unito. Sempre più si avanza verso la totale atomizzazione dei tessuti sociali.
Inoltre nell’attuale crisi sistemica, caratterizzata da una vita sempre più precaria, le lotte sociali incontrano la durezza crescente della repressione: esempio lampante è la vicenda di Alfredo Cospito, giunto oggi (18 gennaio) a oltre 90 giorni di sciopero della fame contro il regime carcerario e del 41 bis, cui è condannato. Esprimiamo la nostra totale solidarietà alla sua lotta che è parte integrante della nostra contro fascismo, autoritarismo e capitalismo.

Le lotte che portiamo avanti sono orientate alla giustizia, all’egualitarismo e alla libertà; esse sono molte e tutte profondamente convergenti: in primis, in una società sempre più povera, il bisogno di una casa diviene sempre più impellente, e la continua occupazione di alloggi (lo stesso Dax abitava in una casa occupata in via Gola) ne è un chiaro segnale, costantemente ignorato dai fautori delle politiche abitative. I provvedimenti del potere trasversali a destra e sinistra sono stati, negli anni, tutti volti a reprimere le istanze di chi lotta senza risolvere al contempo il problema abitativo, che peggiora quotidianamente: è proprio ciò che è successo al comitato di abitanti del Giambellino, i cui militant* sono oggi a processo con l’infamante accusa di associazione a delinquere. Questo intento criminalizzante va respinto e rivolto a chi sgombera e sfrutta, vero criminale antisociale.

A ciò si aggiunge lo sfruttamento lavorativo, già esistente, che si è acuito durante il periodo pandemico. Oggi in Italia abbiamo la spaventosa media di 3 morti al giorno sul posto di lavoro.
Nonostante questo, la conflittualità lavorativa è minima, anche a causa di contratti sfavorevoli e sindacati confederali ben poco combattivi. Un diverso scenario si apre nei luoghi della logistica, avanguardia nelle lotte de* lavorator* che stabiliscono connessioni e legami con tutte le lotte anticapitaliste radicali e rivoluzionarie.

A tal proposito un pensiero non può che andare al passato anno scolastico durante il quale il movimento studentesco ha investito di una forte critica il meccanismo dell’alternanza scuola-lavoro: esso è frutto del sistema e delle sue ingerenze nella scuola. Tale critica si è concretizzata in numerose occupazioni in giro per il paese. Oltre che momenti profondamente politici, tali occupazioni si sono configurate come forme di riappropriazione di confronto e socialità, assenti per tutto il periodo pandemico. Proprio l’aggregazione consente la creazione di comunità scolastiche forti, solide e solidali, arricchenti, al contrario di quegli aridi esamifici che stanno diventando gli istituti italiani. L* student* antifascist* devono lottare quindi per una scuola libera e attraversabile, così come dovrebbe essere la società tutta.

In questo scenario, mentre la collettività paga le conseguenze della crisi climatica, le multinazionali generano extra profitti miliardari e, contrariamente a quanto ci propinano, il cambiamento non consiste nella crescita incontrollata e irrazionale, ma nel cambiare i modi produttivi, in una modalità diversa di vivere il territorio e l’ambiente.
Perciò la lotta ambientalista è anticapitalista e antifascista: la giustizia ambientale si avrà soltanto togliendo la gestione del mondo dalle mani rapaci dei padroni.

L’antifascismo è quindi una lotta contro l’esistente capitalista in tutte le sue sfaccettature: un discorso antifascista efficace decostruisce quotidianamente capitalismo e patriarcato in vista di un’organizzazione comunitaria, antifascista, antisessista e antiautoritaria; una risposta collettiva all’isolamento tipico dell’assetto liberista attraverso i valori e le pratiche di mutualismo, solidarietà e autonomia. L’antifascismo sociale è perciò uno strumento di rovesciamento dello status quo, utile anche a verticalizzare i conflitti troppo frequenti tra i soggetti marginalizzati.

Questi e innumerevoli altri motivi porteremo in piazza nel ventesimo anniversario del ricordo di Dax e degli scontri all’ospedale San Paolo nella Notte Nera di Milano. Tutte queste e altre istanze declineremo attraverso quattro giornate di memoria e di lotta capaci di comprendere diverse tematiche e di rendere protagoniste le nuove generazioni.
Abbiamo sempre rivendicato l’identità politica di Dax ucciso perché militante antifascista e anticapitalista. In questo lavoro di memoria e attualizzazione non abbiamo mai voluto assumere un tono vittimistico, ma di rivendicazione.

In America Latina si dice “No lo enterramos, lo sembramos”: non lo abbiamo seppellito, lo abbiamo seminato. Da questo seme sono nati progetti, relazioni, eventi, analisi e pratiche che si proiettano verso il futuro radicandosi nel passato.
Quest’anno la memoria di Dax si unisce a quella di Fausto e Iaio, uccisi dai fascisti il 18 marzo del 1978, a segnare una continuità tra queste figure all’interno della storia di Milano.
Una storia viva nella quale riconosciamo le nostre stesse radici, la nostra identità politica.
Il loro ricordo rimane indelebilmente impresso nei cuori di chi li ha conosciuti e amati. La loro più grande eredità è quell’istinto a ribellarsi e continuare a lottare.

Il 18 marzo attraverseremo le strade di Milano con un corteo antifascista nazionale che dirà chiaramente che nessun fascismo può essere tollerato: dal governo ai gruppi militanti, dalla propaganda alle pratiche. Anche la metropoli più gentrificata d’Italia, che emargina i poveri ritenendoli meri ingranaggi della sua costante e sproporzionata crescita economica, dovrà rispondere delle sue politiche distruttrici. Lo faranno anche le multinazionali che avvelenano il suolo privandoci di un futuro, o le grandi aziende che sacrificano le vite dei lavoratori sull’altare del profitto. Le nostre rivendicazioni sono chiare, come lo sono i nostri nemici. In un momento così buio è necessario farci illuminare la strada dalla memoria e dall’esempio dei compagni che sono caduti lottando.

Con Dax, Fausto, Iaio, Renato, Pavlos, Carlos, Frederic e Clement.
NELLA NOTTE CI GUIDANO LE STELLE.

Dax Resiste

Tag:

4 risposte a “18 marzo 2023, corteo nazionale antifascismo è anticapitalismo”

  1. Heiko ha detto:

    18. März 2023, Nationale Demonstration gegen Faschismus und Kapital

    Nationale Demo
    ANTIFASCHISMUS IST ANTIKAPITALISMUS
    18. März 2023 – 14h30 Uhr
    Piazzale Loreto, Mailand

    Davide “Dax” war ein militanter Antifaschist, der immer an vorderster Front der sozialen Kämpfe stand und 2003 von drei Neofaschisten in Mailand erstochen wurde. Noch am Abend seiner Ermordung misshandelten und verprügelten Polizei und Carabinieri seine* Kameraden* im Krankenhaus San Paolo. Es ist die Schwarze Nacht von Mailand. Zwei Kameraden werden für diese Tatsachen schwer verurteilt werden. Wie bei der Diaz: Massaker, Lügen, Verurteilungen.
    Uns jedoch bleibt eine mit Blut geschriebene Wahrheit, die keine juristische Rekonstruktion der Bequemlichkeit jemals auslöschen kann.
    Nach der Ermordung von Dax und einer Phase von Anschlägen und Überfällen begannen die Faschisten, gedeckt auf allen Ebenen, die Institutionen zu infiltrieren; ein Prozess der politischen Vertuschung, der heute mit der neuen Regierung Meloni noch verschärft wird. Andererseits dürfen wir die Rolle einer Partei wie der PD nicht vergessen, die in Sachen Repression und sozialem Gemetzel ebenso verantwortlich ist wie die Rechte.
    Es ist unsere Aufgabe, gegen jeden Neofaschismus zu kämpfen, sei er institutionell oder auf der Straße, indem wir einen Antifaschismus zum Ausdruck bringen, der nicht die derzeitige Demokratie verteidigt, sondern darauf abzielt, dieses autoritäre und patriarchalische System zu zerstören.
    Wie uns die Geschichte lehrt, stand der Faschismus immer im Dienst des Kapitals und der Bosse. Auch heute, im Zeitalter der globalen Krise, erfüllen diese die soziale Funktion, indem sie den Krieg zwischen den Armen schüren und die Bildung einer Klasseneinheitsfront wirksam verhindern. Die totale Atomisierung des sozialen Gefüges schreitet immer mehr voran.
    In der gegenwärtigen Systemkrise, die durch ein zunehmend prekäres Leben gekennzeichnet ist, stoßen die sozialen Kämpfe auf eine zunehmende Härte der Repression: ein eindrucksvolles Beispiel ist der Fall von Alfredo Cospito, der heute (18. Januar) mehr als 90 Tage Hungerstreik gegen das Gefängnisregime und die 41 bis, zu denen er verurteilt wurde, erreicht hat. Wir bringen unsere uneingeschränkte Solidarität mit seinem Kampf zum Ausdruck, der ein integraler Bestandteil unseres Kampfes gegen Faschismus, Autoritarismus und Kapitalismus ist.
    Die Kämpfe, die wir führen, sind auf Gerechtigkeit, Gleichheit und Freiheit ausgerichtet; sie sind vielfältig und alle zutiefst konvergent: Zunächst einmal wird in einer immer ärmeren Gesellschaft der Bedarf an Wohnraum immer dringender, und die ständige Besetzung von Wohnungen (Dax selbst lebte in einem besetzten Haus in der Via Gola) ist ein deutliches Zeichen dafür, das von den Verfechtern der Wohnungspolitik ständig ignoriert wird. Die Machtmaßnahmen der Rechten und der Linken zielten im Laufe der Jahre alle darauf ab, die Forderungen der Kämpfenden zu unterdrücken, ohne gleichzeitig das Wohnungsproblem zu lösen, das sich von Tag zu Tag verschärft: Genau das geschah mit dem Einwohnerkomitee Giambellino, dessen Aktivist*innen jetzt wegen der berüchtigten Anklage der kriminellen Verschwörung vor Gericht stehen. Diese kriminalisierende Absicht muss zurückgewiesen werden und auf diejenigen abzielen, die vertreiben und ausbeuten, also auf echte antisoziale Kriminelle.
    Hinzu kommt die bereits bestehende Ausbeutung der Arbeitskraft, die sich in der Zeit der Pandemie noch verschärft hat. Heute haben wir in Italien den erschreckenden Durchschnitt von 3 Todesfällen pro Tag am Arbeitsplatz.
    Trotzdem sind die Arbeitskonflikte minimal, nicht zuletzt wegen der ungünstigen Verträge und der unfreundlichen konföderalen Gewerkschaften. An den Logistikstandorten eröffnet sich ein anderes Szenario, eine Avantgarde von Arbeiterkämpfen, die Verbindungen und Verknüpfungen mit allen radikalen und revolutionären antikapitalistischen Kämpfen herstellen.
    In diesem Zusammenhang kann man nur an das vergangene Schuljahr zurückdenken, in dem die Studentenbewegung den Mechanismus der Abwechslung zwischen Schule und Arbeit stark kritisiert hat: Er ist das Ergebnis des Systems und seiner Einmischung in die Schule. Diese Kritik äußerte sich in Form zahlreicher Besetzungen im ganzen Land. Diese Besetzungen waren nicht nur zutiefst politische Momente, sondern auch Formen der Wiederaneignung von Konfrontation und Geselligkeit, die während der gesamten Pandemiezeit nicht vorhanden waren. Es ist genau dieser Zusammenschluss, der die Schaffung von starken, soliden und unterstützenden Schulgemeinschaften ermöglicht, die eine Bereicherung darstellen, im Gegensatz zu den trockenen Hexenkesseln, zu denen sich die italienischen Einrichtungen entwickeln. Antifaschistische Schüler*innen müssen daher für eine freie und durchlässige Schule kämpfen, so wie es die Gesellschaft als Ganzes sein sollte.
    Während die Gemeinschaft die Folgen der Klimakrise trägt, erwirtschaften die multinationalen Konzerne in diesem Szenario zusätzliche Milliardengewinne. Im Gegensatz zu dem, was sie uns weismachen wollen, besteht der Wandel nicht in einem unkontrollierten und irrationalen Wachstum, sondern in einer Änderung der Produktionsweisen, in einer anderen Art, das Territorium und die Umwelt zu beleben.
    Deshalb ist der Kampf der Umweltschützer antikapitalistisch und antifaschistisch: Umweltgerechtigkeit wird nur erreicht, wenn die Verwaltung der Welt aus den raubgierigen Händen der Bosse genommen wird.
    Antifaschismus ist somit ein Kampf gegen den Kapitalismus in all seinen Facetten: ein wirksamer antifaschistischer Diskurs dekonstruiert den Kapitalismus und das Patriarchat täglich im Hinblick auf eine kommunitäre, antifaschistische, antisexistische und antiautoritäre Organisation; eine kollektive Antwort auf die Isolation, die für das liberalistische System typisch ist, durch die Werte und Praktiken von Gegenseitigkeit, Solidarität und Autonomie. Der soziale Antifaschismus ist also ein Instrument zum Umsturz des Status quo, der auch dazu dient, die allzu häufigen Konflikte zwischen marginalisierten Subjekten zu vertikalisieren.
    Aus diesen und unzähligen anderen Gründen werden wir am 20. Jahrestag des Gedenkens an Dax und die Zusammenstöße im Krankenhaus San Paolo in der Schwarzen Nacht in Mailand auf die Straße gehen. All diese und andere Forderungen werden wir in vier Tagen des Gedenkens und des Kampfes artikulieren, die verschiedenen Themen umfassen und die neuen Generationen zu Protagonisten machen können.
    Wir haben immer die politische Identität von Dax behauptet, der getötet wurde, weil er ein militanter Antifaschist und Antikapitalist war. In dieser Erinnerungs- und Aktualisierungsarbeit wollten wir nie einen viktimisierenden, sondern einen rechtfertigenden Ton anschlagen.

    In Lateinamerika sagen wir ‘No lo enterramos, lo sembramos’: Wir haben es nicht begraben, wir haben es gesät. Aus dieser Saat sind Projekte, Beziehungen, Ereignisse, Analysen und Praktiken hervorgegangen, die in die Zukunft projiziert werden und in der Vergangenheit verwurzelt sind.
    In diesem Jahr gesellt sich das Gedenken an Dax zu dem an Fausto und Iaio, die am 18. März 1978 von den Faschisten ermordet wurden, und markiert eine Kontinuität zwischen diesen Figuren in der Geschichte Mailands.
    Eine lebendige Geschichte, in der wir unsere eigenen Wurzeln, unsere politische Identität erkennen.
    Die Erinnerung an sie bleibt unauslöschlich in den Herzen derer, die sie kannten und liebten. Ihr größtes Vermächtnis ist der Instinkt, zu rebellieren und weiter zu kämpfen.
    Am 18. März werden wir mit einer nationalen antifaschistischen Demonstration durch die Straßen von Mailand ziehen, um deutlich zu machen, dass kein Faschismus toleriert werden kann: von der Regierung bis zu militanten Gruppen, von der Propaganda bis zur Praxis. Selbst die am stärksten gentrifizierte Metropole Italiens, die die Armen an den Rand drängt, indem sie sie als bloße Rädchen ihres ständigen und unverhältnismäßigen Wirtschaftswachstums betrachtet, wird sich für ihre zerstörerische Politik verantworten müssen. Das Gleiche gilt für die multinationalen Konzerne, die den Boden vergiften und uns einer Zukunft berauben, oder für die großen Unternehmen, die das Leben der Arbeitnehmer auf dem Altar des Profits opfern. Unsere Forderungen sind klar, ebenso wie die unserer Gegner. In einer so dunklen Zeit ist es notwendig, unseren Weg durch die Erinnerung und das Beispiel der gefallenen Kameraden zu erhellen.

    Mit Dax, Fausto, Iaio, Renato, Pavlos, Carlos, Frederic und Clement.
    IN DER NACHT LEITEN UNS DIE STERNE.

  2. Daniela ha detto:

    Insieme a pugno chiuso

  3. Ivan ha detto:

    Ciaoo compagneros! Complimenti per le varie giornate che organizzate!
    Siccome vengo da lontano riesco solo a venire sabato.
    Volevo sapere poi com è organizzata la serata e dove si svolgeranno i concerti.
    Saluti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *