Continuano le occupazioni studentesche: Allende-Custodi Occupato

Oggi lunedì 26 novembre anche l’Allende-Custodi entra in occupazione. Qui di seguito il documento di rivendicazione scritto dagli studenti, un video e un’intervista ad un’occupante

Rivendicazioni

– Revoca pdl ‘Aprea’.

– Investimenti pubblici consistenti verso le scuole pubbliche, volti al dignitoso svolgimento delle attività, dei progetti,dei laboratori, delle gite scolastiche, degli sportelli di recupero e di aiuto allo studente. Fondi per progetti pomeridiani anche autogestiti dagli studenti.

– Messa in sicurezza degli edifici e delle strutture scolastiche.

Stanziamento di fondi per le infrastrutture, riscaldamento, manutenzione, con controlli regolari delle stesse.

– Retribuzione equa dei docenti, politiche di assunzione a tempo indeterminato di docenti precari. I docenti, parte integrante della  scuola e del processo formativo, stanno come le scuole subendo attacchi ai diritti, congelamenti e tagli salariali, o, nel caso dei docenti precari,assurde selezioni e sfruttamento senza precedenti, senza scatti di anzianità e senza la garanzia di un futuro dignitoso.

Obiettivi pratici

– Manifestazione del dissenso. Da diversi anni le politiche dei vari governi hanno costantemente attaccato la scuola, con tagli, ‘riforme’e ‘razionalizzazione’. Purtroppo constatiamo che il riconoscimento della crisi da parte degli ‘onorevoli’ è avvenuto dopo le varie riforme anti-scolastiche: riteniamo quindi che queste decisioni di risparmio abbiano trovato nel panorama della crisi solo un ulteriore bagaglio retorico, una mera autolegittimazione del vero interesse regnante: profitto a spese altrui. È evidente che gli interessi degli studenti e dei professori non possono essere gli stessi di aziende private, piegate alla logica del profitto ed estranee agli interessi degli abitanti della scuola.

– Autogestione. Rilevata la necessità di risposte efficienti ed incisive nei confronti della politica di austerità, serve una risposta dal basso nei confronti del modello di scuola imposto dall’alto, peraltro da un governo che di tecnico non ha nulla in quanto non eletto. Le ricette di austerità non sono il metodo per far fronte alla situazione del Bel Paese e nemmeno delle scuole. È necessario quindi attualizzare e praticare il modello di scuola che si auspica nelle scuole stesse, vivendo, nel concreto, il miglioramento. Non è inutile ricordare che sono aziende e banche che regolarmente navigano in cattive acque chiedendo ciclicamente fondi pubblici per risollevarsi. Riteniamo che lo stato abbia sufficientemente sovvenzionato questa inettitudine. Che quindi le scuole debbano essere alla mercé di questi soggetti è fuori discussione.

-AltraRiforma.
La conoscenza e i contenuti non sono veicolati esclusivamente dai testi scolastici. La formazione deve essere intesa anche come momento di discussione, di dibattito, in quanto condivisone di saperi ed esperienze in un ambito favorevole porta all’elaborazione di una coscienza critica, intelligente, capace di affrontare problemi ed elaborare soluzioni, al contrario della concezione nozionistica del sapere che permette solo una formulazione mnemonica e piatta delle materie, quasi fossero dottrina.

– Prossima mobilitazione.

Il 5 dicembre scenderemo in piazza per dire no ai processi di privatizzazione della scuola pubblica, alla mercificazione dei saperi e delle nostre vite; contro il pdl aprea che distrugge la democrazia nelle scuole. Vogliamo un futuro che non sia caratterizzato dalla precarietà, e per questo vogliamo un reddito di cittadinanza e un nuovo welfare.

Bisogna fermare i tagli all’istruzione e ai servizi pubblici perché altrimenti non c’è possibilità di uscita dalla crisi.

Servono scuole sempre aperte che siano luoghi di formazione e conoscenza diffusi; vogliamo la cancellazione del buono scuola affinché in Lombardia il diritto allo studio non sia un finanziamento alle scuole private camuffato ma il vero strumento di accesso alla formazione per tutti.

Facciamo appello a tutti gli studenti e i collettivi di Milano e della Lombardia tutta per un’assemblea questo mercoledì (28 novembre) per

costruire il corteo regionale del 5 dicembre. Occupiamo tutte le scuole, costruiamo autogestioni e assemblee verso il 5 dicembre: riprendiamoci il nostro futuro!

Le studentesse e gli studenti dell’Istituto Allende-Custodi


 

Intervista a Greta, studentessa dell’Allende e militante della Rete Studenti Milano.

Oggi il liceo Allende di Milano ha deciso di occupare la propria scuola, intervistiamo ora Greta, studentessa del terzo anno: Perchè avete deciso di occupare?

Abbiamo deciso di occupare a fronte della disastrosa situazione delle scuole pubbliche in Italia che ormai si avviano verso la privatizzazione, da gennaio saranno approvati altri tagli all’istruzione pubblica e la scuola pubblica verrà di fatto smantellata.

Come mai proprio l’occupazione e non altre forme di protesta come l’autogestione o la coogestione?

L’autogestione o la coogestione non avrebbero avuto lo stesso impatto mediatico e non avrebbero ottenuto la stessa attenzione di un’occupazione, è un gesto importante ma che siamo convinti che servirà a rifocalizzare l’attenzione sulla scuola pubblica.

Quanti siete?

Per il momento siamo in circa 250 persone, ma aspettiamo domani mattina per vedere la reazione dei 1100 studenti della scuola.

Cosa farete questa sera?

Già da questa sera partiranno gruppi di pulizia della scuola, gruppi di dibattito e cineforum.

Molto spesso le occupazione vengono viste come un modo per saltare la scuola e le lezioni, divertirsi e danneggiare la scuola. Voi state organizzando attività autogestite con lezioni e collettivi?

Si, partiranno molti gruppi autogestiti e alcuni anche fatti dai professori In tutta italia professori e ragazzi stanno manifestando assieme in difesa della scuola pubblica, voi occupanti farete lo stesso? Darete modo ai vostri docenti di partecipare alle attività? Noi studenti saremmo felici se gli insegnanti collaborassero con noi, perchè stiamo lottando per lo stesso ideale di scuola pubblica, siamo dalla stessa parte e dovremmo combattere insieme.

E domani mattina,quando tutti gli studenti entreranno a scuola,cosa farete?avete in programma attività autogestite?

Domani mattina saremo pronti ad accogliere tutti gli studenti con dei collettivi pronti, gruppi che parleranno di crisi,della situazione palestinese,del decennale di dax,della strage di piazza fontana e di tanti altri argomenti di attualità,essere informati è il primo passo per potersi indignare e protestare. Abbiamo inoltre intenzione di riverniciare alcune aule o corridoi ridotti in stato pietoso da vent’anni per mancanza di fondi, per lasciare la nostra scuola migliore di come l’abbiamo trovata.

Tu fai anche parte della Rete Studenti Milano,un coordinamento di collettivi attivo a milano e provincia;che lavoro svolgete nelle scuole?

Si,faccio parte della rete,siamo tanti ragazze e ragazzi con voglia di fare,di agire,di essere informati,di coordinarci tra di noi.Siamo una decina di scuole,di collettivi e queste occupazioni sono il frutto di questo lavoro costante.

 

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