Deturpato il murales per Lia a Niguarda

11597_10205781383481755_4241425407921699860_nCi risiamo…

Per la seconda volta nel giro di pochissimo tempo lo splendido murales dedicato alla partigiana Lia a Niguarda è stato deturpato da svastiche e scritte demenziali inneggianti al nazismo.

Il murales è dedicato alla partigiana Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia Lia. Tra i promotori degli scioperi del Marzo ’43, arrestata, detenuta nel carcere di Parma, torturata, liberata con la caduta di Mussolini e tornata tra le fila della resistenza milanese.

Morì il 24 Aprile 1945, nelle prime ore dell’insurrezione a Milano, colpita da raffiche di mitra sparate da un’autocolonna tedesca. Ricordiamo che Niguarda fu uno dei primi quartieri a sollevarsi, anche per la vicinanza allo stabilimento della Pirelli Bicocca e a Sesto San Giovanni dove le varie fabbriche vennero occupate.

Lia fu il primo morto di quella giornata di combattimenti.

Una figura gigantesca rispetto a quelle le cui mani miserabili, nottetempo, hanno riempito di svastiche e frasi idiote il murales.

Evidentemente il suo ricordo, così come il ricordo della resistenza milanese, continua a dare fastidio.

Assistiamo per l’ennesima volta alla memoria di un morto deturpata da chi, a parole (e solo a parole), fa del rispetto dei morti un cavallo di battaglia…

L’antidoto a questi personaggi continua ad essere la presenza quotidiana nei quartieri.

Cronologia dell’insurrezione di Milano nell’Aprile 1945: http://www.associazioni.milano.it/isec/ita/cronologia/index.htm

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