Grato Fiorito
Dopo il tentativo di liberare uno spazio ALER abbandonato, l’organizzazione di alcune feste nel pratone centrale del quartiere e una prima assemblea pubblica, venerdì 10 Aprile si è svolta la seconda parte dell’ iniziativa Prato Fiorito, per restituire al quartiere, tramite auto-recupero, l’aiuola di via Saponaro, davanti alla scuola elementare.
Abbiamo portato avanti l’iniziativa come gruppo di cittadini consci e convinti che l’intervento diretto di chi vive il quartiere confrontandosi quotidianamente con la sua gestione e coi problemi che lo affliggono sia la sola strada per garantire i nostri interessi di abitanti, strapparlo al degrado, all’incuria e all’abbandono cui lo destinano l’attuale gestione da parte delle istituzioni e di ALER e Comune. L’intervento diretto ci consente anche di ricostruire un tessuto sociale deteriorato dalla mancanza di spazi e di momenti aggregativi e dalla spesso carente integrazione tra le diverse culture che lo animano.
L’iniziativa è consistita in un intervento di riqualifica del piccolo spazio verde sito davanti alle elementari di via Saponaro: in seguito alla risistemazione, la settimana scorsa, della parte in muratura, incollando di nuovo le lastre di marmo ai bordi e imbiancando il muro, venerdì abbiamo rivoltato la terra e, con la partecipazione e l’entusiasmo dei bambini delle elementari lì difronte, piantato nuovi fiori.
Il tutto con una spesa veramente minima (60 euro) a ulteriore dimostrazione che il problema del degrado in quartiere non riguarda la mancanza di soldi per i lavori, ma la mancanza di volontà politica. L’iniziativa sarebbe riuscita solo a metà senza la partecipazione degli abitanti dei palazzi lì intorno che hanno messo a disposizione attrezzi e la vernice per imbiancare, di alcune realtà che affacciano sulla piazza dove sta l’aiuola (come il CCTE, che fa il doposcuola con i bambini) e dei bambini, genitori e insegnanti della scuola: dopo il suono della campanella hanno accolto con favore l’iniziativa e mentre i bimbi, come detto, si lanciavano a piantare i fiori, i genitori facevano una colletta al volo per comprarne altri.
Fondamentale come al solito è stato anche l’aiuto dei ragazzi di ZAM, che ci hanno dato una mano col lavoro e prestandoci gli strumenti necessari. Questo intervento è stato concepito come un esempio, piccolo ma che secondo noi lascia intuire le grandi prospettive di quello che si potrebbe fare tanti e organizzati, di come gli abitanti possono intervenire in prima persona nel prendersi cura del posto in cui vivono, senza aspettare le istituzioni, che sempre più spesso latitano, ma anzi sostituendosi ad esse in tutti quei campi in cui queste non possono o più spesso non vogliono intervenire.
Un esempio quindi ma anche un’invito, rivolto a tutti quelli che non si rassegnano alla quotidiana miseria e allo sfascio del paese cui la crisi ci destina, ad organizzarsi e prendere in mano le sorti dei territori in cui vivono e delle aziende in cui lavorano, allo scopo di garantirci le condizioni per una vita dignitosa.
Accompagnando a questa intenzione il fermo e totale rifiuto di ogni forma di razzismo che sia esplicito o velato.
Lo ripetiamo forte per chiarire ai soliti, pochi, noti di Forza Nuova che sono tornati ad imbrattare le mura del nostro quartiere, che non c`e spazio per loro, né per le loro campagne denigratorie per immigrati e rom. Una comunità si sta prendendo cura del proprio territorio, senza badare al colore della pelle o alla lingua dei propri genitori.
Continueremo il nostro percorso, che si accompagna e si intreccia a quello che altri abitanti stanno portando avanti su altre zone del quartiere, con la presentazione, sabato 18 dalle 15 presso la comunità Oklahoma, di un progetto dal basso per la riqualifica di tutta l’area verde lì adiacente, ideato e realizzato da alcuni abitanti che già hanno cominciato a risistemare autonomamente le parti più abbandonate: sottoporremo agli abitanti che vorranno partecipare, per raccogliere proposte, critiche e miglioramenti e farne un progetto il più possibile partecipato. E lo continueremo a Maggio con una nuova assemblea pubblica, per tirare le somme del lavoro svolto sin qui e rilanciarlo per i prossimi mesi.
Abitanti del Gratosoglio
Zam – Zona Autonoma Milano
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