La casa è un diritto!

Sembra uno slogan obsoleto ormai, tanti sono gli anni che riecheggia per le strade e nei cortei.

Eppure il diritto alla casa continua ad essere un privilegio, una comodità che pochi a Milano si possono permettere.

Un mercato immobiliare che vaga come una scheggia impazzita tra affitti improponibili e costi delle case alle stelle.

Sono decenni che studenti e lavoratori ripetono che non possono permettersi una casa, che l’occupazione è l’unica pratica che permette a molti di garantirsi un tetto sulla testa.

In un mondo deturpato dalla precarietà, la casa dovrebbe essere la base da cui muoversi. Bene. A Milano non c’è modo di partire, figurarsi di arrivare.

I più ingenui potrebbero consigliare il ricorso ad una casa popolare. I più sgamati riderebbero di tale consiglio, e non certo perchè sia stupido.

No. Il fatto è che Milano è la regina delle casa sfitte e disabitate, luoghi abbandonati per anni e mai più rivissuti, tetti che non riparano nessuna testa. Molte di queste case sono proprietà pubblica e quindi gestite dall’Aler, l’ente che per l’appunto dovrebbe occuparsi delle abitazioni popolari.

Da anni le liste per l’assegnazione degli appartamenti sono bloccate.

Migliaia di famiglie, di coppie o di single in cerca di dimora attendono che le graduatorie vengano sbloccate nella speranza di poter abitare regolarmente.

Non si contano più le denunce che arrivano da tantissimo tempo dai comitati per le case, riunioni di inquilini che non possono più sopportare la situazione di amara frivolezza in cui versano.

Ma che cosa è successo?

Come spesso accade nel nostro paese la malata gestione di servizi pubblici viene affidata a persone corrotte e di malaffare che perseguono i loro interessi non curandosi dei bisogni reali dei cittadini.

Osnato è una di queste persone, consigliere comunale del Pdl a cui è stato affidato un incarico importante ai vertici del CDA dell’Aler in virtù della sua appartenenza politica.

Osnato e i suoi han gestito l’ente sfruttando il proprio incarico solo a fini politici in un sistema di corruzione, clientelismo, vendita di appalti a prezzo di tangente, e affidamento a service manager per la scelta delle società fornitrici di servizi.

Un bel fardello quindi, e tutto sulle spalle di chi una casa non ce l’ha.

L’Aler per molto tempo è stata data in mano a criminali ed incompetenti di un solo colore politico, quello di An.

A quanto pare sono varie le intercettazioni che confermano la tesi per la quale “l’affare Aler” è strettamente legato alla tutela e rafforzamento del potere politico ed economico di Alleanza nazionale a Milano.

Emblematici i casi di Ruffino (amministratore dei condomini Aler e esrvice manager di numerosi appartamenti Aler a Sesto San Giovanni), che ha sostenuto con fervore la campagna elettorale dello stesso Osnato, e di Lorusso, (imprenditore che ha rapporti lavorativi con Aler e un figlio in debito di 7000 euro con l’azienda), che appoggia e opera affinché Osnato riceva più voti possibili.

Ancora più sconvolgenti le notizie che riguardano due personaggi di dubbia moralità, Giuffrida, propietario di una pasticceria in un negozio Aler e pregiudicato per traffico di droga, ricettazione, porto d’armi illecito e truffa, e Podestà D., referente della T.J. international edil con precedenti per favoreggiamento della prostituzione.

Entrambi gli imprenditori hanno corteggiato le gare di appalto Aler e si sono spesi in favore della campagna elettorale per Osnato.

Nessun condannato per il momento.

Singolare è però che il caso della Procura oggi rispecchi i dubbi che  ha da tempo chi combatte per la casa.

Dal canto nostro continuiamo a ritenere e ribadire che avere una casa e una vita dignitosa a Milano per precari e studenti è davvero difficile e che la casa è un diritto.

Fino a quando questo diritto non viene garantito a prezzi calmierati le persone sono costrette a garantirselo da sole in quella logica che parla di riappropriazione di reddito, un reddito che oggi non è garantito.

Speriamo che il cambiamento della giunta comunale faccia arrivare un pò di maestrale tra i vertici dell’Aler, spazzi nubi, smog e marciume e riporti alla luce ciò che è legittimo, emani una sanatoria di assegnazione delle abitazioni legittimamente occupate, sblocchi le liste di attesa per le case.

Nel frattempo…cerchiamo e prendiamo casa!

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