La Cassazione nega il diritto all’usucapione a Cox18

L’ingresso di Conchetta 18 (da cox18.noblogs.org)

La Cassazione nega il diritto all’usucapione a Cox18.

 
Dopo una lunghissima battaglia legale la Corte di Cassazione ha negato in maniera definitiva il diritto all’uscapione agli occupanti di Cox18 sostenendo che la proprietà dell’edificio di Via Conchetta appartiene al Comune di Milano.
 
Conchetta è un vero e proprio pezzo della storia di questa città.
Non certo la storia ammuffita dei musei e dei tomi polverosi, ma una storia viva e in continua evoluzione.
Chi amministra la metropoli però sembra non averlo capito.
 
La prima occupazione di Via Conchetta 18 è del Luglio 1976 in un periodo di esplosione delle occupazioni dei circoli del proletariato giovanile. Di quell’anno è infatti il Festival del Parco Lambro di “Re Nudo”, l’Autunno delle autoriduzioni e l’assalto dei circoli alla Prima della Scala.
L’occupazione avviene poi in un quartiere, il Ticinese, con la più ampia concentrazione di sedi politiche d’Europa (citando il sempre illuminante Primo Moroni).
I primi occupanti sono soggetti libertari legati al mondo del lavoro.
 
Nel 1988 con l’afflusso di una nuova ondata giovanile l’occupazione si allarga e nasce Cox18.
Nel Gennaio 1989 lo stabile viene sgomberato con la scusa di problemi strutturali.
L’allora giunta socialista guidata da Pillitteri (la stessa dello sgombero del Leoncavallo del 16 Agosto dello stesso anno) promette la riassegnazione dello stabile agli occupanti.
Viene, nel frattempo occupato l’Aquario di Porta Genova (una struttura tuttora esistente, abbandonata e assai familiare a chi conosce zona Sud).
Non muovendosi una foglio, nel Settembre ‘89 gli occupanti rientrano in Conchetta. La Polizia si presenta immediatamente sul posto caricando selvaggiamente occupanti e solidali davanti ai portoni del centro sociale.
Nel 1992 Primo Moroni inaugura la libreria “Calusca City Light”.
 
Il secondo sgombero arriva la mattina del 22 Gennaio 2009.
La Questura probabilmente tenta il colpaccio facendo affidamento sul clima di crisi che aveva colpito i movimenti in città a metà anni 2000, ma fa i conti senza l’oste.
Dopo l’Onda dell’Autunno 2008 il clima sociale in città è effervescente. In aggiunta a ciò Conchetta è un simbolo trasversale e forte per una parte di città e intere generazioni.
La reazione è immediata.
Già dalla mattina centinaia e centinaia di persone convergono sul Ticinese iniziandosi a muovere per la città con un corteo continuo che raggiungerà Palazzo Marino.
Il 24 Gennaio Milano è attraversata da un imponente corteo di più di 10.000 persone.
Per quelle giornate di lotta la Questura di Milano emetterà più di 50 denunce.
Il 13 Febbraio Conchetta viene rioccupato e un nuovo corteo con migliaia di persone sancisce la forza della rioccupazione.
Da lì Cox riprende la sua attività nella sua storica casa.
 
Da un lato quindi la legittimità conquistata nella metropoli e l’inesauribile ricchezza rappresentata dall’Archivio Moroni.
Dall’altra le aule di giustizia e la giurisprudenza.
E un Comune ancora una volta poco propenso (per usare un eufemismo) a riconoscere il valore e la potenza dell’autogestione.
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** LINK UTILI **
“Storia di un’autogestione” – Cox18 – Archivio Primo Moroni – Calusca City Lights
Alcune foto tratte da https://cox18stream.noblogs.org/la-storia/

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