Milano Sud, marcia di quartiere contro le provocazioni fasciste
A metà settembre, per l’ennesima volta, i fascisti cui ALER graziosamente concede una sede in via Palmieri hanno insozzato i muri di Milano Sud con scritte idiote e immancabili celtiche. Sabato antifasciste e antifascisti hanno posto rimedio allo scempio.
Questo il comunicato sull’iniziativa.
Carə compagne, compagni e abitanti del quartiere.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito a provocazioni e scritte vandaliche da parte di un gruppo insignificante che cerca di seminare odio nelle nostre comunità.
Li abbiamo visti tracciare segni sgangherati con le bombolette, festeggiare il loro compleanno in 10 scortati da altrettante camionette e circondati da antifascistə. Eppure sono ancora lì, continuando a blaterare di razza, identità e del sacro trinomio dio, patria e cocaina.
Ma non dimentichiamocelo, la loro è solo un’attività di facciata: una serie di provocazioni fini a se stesse che servono a dare l’impressione che esista qualcosa.
Lì in realtà non c’è niente, c’è il vuoto. Non hanno relazioni con gli abitanti della zona, che anzi, data la multietnicità del nostro quartiere, li schifano.
Non ci sono iniziative, costruzione di percorsi, di ragionamenti, una qualunque attività.
Sicuramente non hanno futuro qui. E non lasceremo che lo abbiano.
Noi, al contrario, crediamo nella forza della convergenza delle lotte e nell’unione delle comunità. Le nostre iniziative si basano su valori come la solidarietà, l’inclusione e la costruzione di rapporti solidi tra le soggettivà. Siamo qui per dimostrare che il nostro quartiere è unito nella sua diversità, che lo sono le realtà antifasciste, e che possiamo restituirli alle fogne da cui sono usciti.
Per questo abbiamo marciato tuttə attraversando ancora una volta le strade del nostro quartiere unitə e compattə, ribadendo che Abbiategrasso, Stadera, Chiesa Rossa e tutti gli altri quartieri popolari sono ancora una volta zone partigiane e stringendo sempre di più l’assedio intorno a quella sporca topaia di via Palmieri 1.
Un sincero ringraziamento a tutti gli antifascisti, le antifasciste e le realtà che sono venute sabato sera.
Scendiamo in strada per noi, non per loro. A presto.
Collettivo ZAM
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