Annunciata la Zona Fucsia verso il 25 novembre 2020

Con un discorso urgente e senza preavviso sono state presentate le linee guida del prossimo Enne.U.Di.Emme per la costruzione della ZONA FUCSIA: “Come avrete capito, oltre che del Covid 19, abbiamo deciso di occuparci di un altro virus, pervasivo e letale: IL PATRIARCATO”.
La decisione arriva alla vigilia del 25 novembre, Gionata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne e di Genere.

La scelta di decretare la ZONA FUCSIA è stata presa alla luce dei dati strutturali sulla condizione delle donne e delle soggettività lgbtqia+.

-6 MILIONI e 788 MILA donne hanno subito, nel corso della propria vita una qualche forma di VIOLENZA FISICA O SESSUALE di cui 1 MILIONE e 157 MILA è stata STUPRATA.
-L’89% delle donne migranti giunte in Italia è stata violentata.
-Una media di 187 aggressioni a sfondo omo lesbo trans fobico, una ogni due giorni.
-Numerosi ed ingenti tagli ai CENTRI ANTIVIOLENZA
-Mancanza di CONSULTORI LAICI, GRATUITI, AUTOGESTITI E NON BINARI.
-404 MILA sono le donne che, nel corso della loro vita LAVORATIVA, hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali (il 9% delle lavoratrici)
-2 MILIONI e 277 MILA sono le donne che vivono sotto la soglia della povertà
-Il GENDER GAP al 70%
-1 madre su 3 rischia di lasciare il lavoro durante il lockdown.
-Esclusione dal lavoro dei 2/3 delle donne e dell’80% delle donne trans.
-Il 76,2% del LAVORO di CURA è a carico delle donne.
-68,4% sono i ginecologi OBIETTORI DI COSCIENZA, 45,6% gli anestesisti e 38,9% personale non medico.
-Assenza di EDUCAZIONE SESSUALE nelle scuole.

Le misure attuate dal nuovo Enne.U.Di.Emme non sono interventi emergenziali ma mirano a una profonda, radicale e strutturale rivoluzione dell’esistente: l’abbattimento del patriarcato.

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