La violenza fascista negli anni ’70
50mila Euro per cancellare la storia.
Sarebbe vergognoso concedere 50.000 euro per insegnare nelle scuole cosa successe a due caduti fascisti, senza ricordare e insegnare cosa è stata la violenza fascista nella nostra città, che ha causato decine di vittime a partire da quel 12 dicembre 1969 dove una bomba fascista uccise 17 persone nei locali della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana. Parliamo solo del dopoguerra, perché raccontare la violenza fascista prima della liberazione sarebbe un elenco troppo lungo per queste pagine.
16 aprile 1975 Claudio Varalli
25 maggio 1975 Alberto Brasili
27 aprile 1976 Gaetano Amoroso
18 marzo 1978 Fausto Tinelli
18 marzo 1978 Lorenzo “Iaio” Jannucci
16 marzo 2003 Davide “Dax” Cesare
Noi ricordiamo i nostri caduti con i modi che in tutti questi anni ci hanno contraddistinto, non abbiamo mai pensato a pagliacciate condite da apologia del fascismo come sfilate macabre per le vie di Milano o saluti romani collettivi in luoghi da rispettare come i cimiteri. Se il signor Franco Lucente di Fratelli d’Italia vuole spendere 50.000 euro dei contribuenti lombardi, lo faccia per raccontare la storia e non una parte di essa.
Noi non chiediamo di riappacificarci, lo stesso presidente della Repubblica Mattarella così come Sandro Pertini hanno detto che non si possono equiparare i caduti che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo con coloro che hanno messo sotto scacco il Paese per un ventennio sotto il regime fascista. Ci sono già troppe persone che hanno scritto che in fondo ci sono stati giovani che hanno combattuto da due fronti diversi e che devono essere onorati in egual misura, come ci sono coloro che provano a cancellare cosa è stata la violenza fascista negli anni ’70 affermando che oggi farebbe scelte diverse. Noi pensiamo che il dialogo con i fascisti si è chiuso definitivamente il 25 aprile del 1945. Ci auguriamo che non passi lo stanziamento di 50.000 euro e che siano destinati per l’edilizia scolastica.
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