Manifestazione SìTav: solo campagna elettorale, niente di spontaneo

La manifestazione SìTav di ieri toglie l’ultimo velo alla bontà della “spontaneità della mobilitazione delle madamin”.

Una piazza da campagna elettorale

Una piazza riempita per campagna elettorale, disinformata e utile solo a legittimare un ennesimo spreco di denaro pubblico. La presenza di così tanti politici in piazza, tutti allegramente sottobraccio da Chiamparino alla Lega, passando da Forza Italia, dimostra come il tema Tav sia solo un volano per proseguire con le politiche assurde portate avanti fin qui che ci hanno dimostrato come basti un temporale per rischiare di morire nelle nostre regioni.

Referendum non è vera espressione popolare

L’ipotesi di referendum è solo travestita espressione popolare perché serve solo a legittimare il sistema delle grandi opere che ha già fatto troppi danni fin qui, ma rimane l’ultimo grande bancomat pubblico per partiti e amici costruttori.

Se l’analisi costi benefici fosse stata positiva non si sarebbero stracciati le vesti chiedendo un referendum ma avrebbero accettato tranquillamente uno studio che come l’unico esistente e datato, si fonda su previsioni trasportistiche e di spesa palesemente taroccate per giustificare un’ opera inutile e giustificare la costruzione di una nuova linea quando non ce ne sarebbe bisogno.

Lo diranno ai cittadini che la ripartizione dei costi dell’opera è iniqua e favorisce la Francia regalandole 2, 2 miliardi di € perché non basata sui km di proprietà del tunnel (Italia 12,5 km, Francia 45 km), tanto che il costo al km del tunnel di base è 4 volte superiore per l’Italia. E questo solo perché pur di farla si è disposti a prosciugare le casse pubbliche?

Chiamparino perchè non indice un referendum sulla sanità?

Chiamparino ha capito che questo è l’unico tema su cui guadagnare qualche punto alle prossime elezioni perché almeno distrae i cittadini da quanto fatto nella gestione della Regione, che usa a piacimento per provare a farsi rieleggere, come se fosse una sua proprietà. A proposito perché non indice un referendum sulla sanità in Piemonte, così ci potremmo esprimere veramente tutti su qualcosa che ci riguarda?

Le madamin lavorano per il sistema Tav?

Le madamin altro che spontanee ma parte del sistema delle grandi opere: visto che sono state tanto decantate come professioniste in carriera, sarebbe bene vedere anche con chi lavorano. Visto che una di loro lavora come ufficio stampa per Telt, la società che dovrebbe costruire l’opera,  permetteteci di dubitare dello spirito “spontaneo” nel volere il Tav.

Telt nel 2017 TELT ha speso 1 milione di euro tondi tondi in “comunicazione” (senza contare i dipendenti che si occupano specificamente del tema). Nel bilancio spiegano come hanno speso questi soldi, una frase in particolare è indicativa: “Qualche mese dopo, il cantiere italiano della Torino- Lione è stato affetto da una crisi della comunicazione conseguente alla dichiarazione di sciopero degli operai. Questa fase è stata gestita instaurando un piano di gestione della crisi che prevedeva dei resoconti sporadici e l’aumento delle comunicazioni dirette con i giornalisti.” (da p. 39 della Relazione finanziaria di Telt 2017)

Sono entusiaste di scendere in piazza con chi fa campagna elettorale sulla pelle di povera gente lasciandola in mezzo al mare per qualche punto percentuale in più, del resto è il Tav secondo loro che dovrebbe far ripartire Torino, costi quel che costi ci sembra di capire.

Prossima manifestazione nazionale NoTav Roma

Da parte nostra, non ci spaventano certo un paio di manifestazioni di qualche ora, e siamo concentrati alla prossima manifestazione nazionale di Roma del 23 marzo per mettere la parola fine alle grandi opere inutili e imposte.

Notav.info

 

 

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