Rimettiamo al suo posto la lapide storica dedicata a Saverio Saltarelli
Dal 1971 una lapide ricorda il sacrificio di Saverio Saltarelli, studente ucciso a Milano – in via Larga, angolo via Bergamini – da un lacrimogeno sparato durante scontri ferocemente voluti dalla Polizia e dai Carabinieri il 12 dicembre 1970, primo anniversario della strage di Piazza Fontana.
Sarebbe meglio dire ricordava, perché nel dicembre 2019 la lapide è stata rimossa e sostituita con un’altra che porta un testo diverso dall’originale. Un atto che ha privato la città di una testimonianza storica che per 48 anni ha ricordato ai milanesi la figura di un caduto della Nuova Resistenza.
Saltarelli si era unito al grande presidio di massa attorno all’Università Statale convocato dal Movimento Studentesco di fronte all’annuncio di un provocatorio raduno dei fascisti. Quel presidio ha accolto e protetto gli anarchici che fuggivano dalle cariche di Polizia e dai Carabinieri e si è opposto alla furia omicida delle cariche lanciate contro gli antifascisti. Il bilancio fu di molti feriti, oltre alla morte del giovane studente.
La memoria del suo sacrificio è sempre stato un patrimonio condiviso di tutta la Milano democratica e antifascista, che ogni anno infatti lo ricorda con l’apposizione di corone e momenti di commemorazione, come per ogni partigiano. Rimuovere una targa storica, collocata sul luogo della sua morte dai movimenti studenteschi e giovanili che negli anni Settanta hanno condotte battaglie di libertà contro le strategie stragiste è un gesto insensato.
Sostituirla modificandone l’estetica, i colori e i caratteri priva la città di un pezzo di memoria storica e sociale che ogni manufatto porta con sé; cambiarne i contenuti è un atto di prevaricazione politica e culturale inaccettabile, perché nessuno può ergersi a detentore unico della storia di quegli anni cancellando a proprio piacimento sentimenti, ideali e modalità di espressione collettive che animavano l’impegno sociale di migliaia di giovani.
La memoria è un complesso articolato e ricco di sentimenti, testimonianze, ricordi, opere scritte ed elementi solidi come monumenti, targhe, cippi. Ognuno di essi ha un valore unico, particolare nel ricordo non solo del fatto specifico o di una persona singola, ma è la testimonianza di una intera stagione della storia sociale, politica, economica, artistica di un paese o di una città.
Le lapidi, come i monumenti, come qualsiasi manufatto, attraverso la fattura del materiale, dei caratteri della scrittura e di tanti altri particolari sono in sé memoria. Nessuno di noi avrebbe mai neppure potuto immaginare una vera e propria asportazione di un ricordo collettivo che apre una ferita nella memoria di tanti compagni e compagne che hanno condiviso quella storia.
Per questo l’Associazione “Per non dimenticare Claudio Varalli e Giannino Zibecchi” – che ricorda due giovani caduti nel 1975 della Nuova Resistenza – si è fatta carico di ripristinare la verità storica realizzando una nuova lapide che replica fedelmente quella proditoriamente asportata. L’intervento del collettivo RAM-Restauro Arte Memoria ha permesso di riproporre anche i dettagli cromatici originali. Una scelta figlia della volontà di restituire alla città un pezzo della sua toponomastica politica.
Intendiamo organizzare un’iniziativa politica che dia il giusto significato a questa operazione. Proponiamo quindi a tutte le realtà sociali, politiche e associative che condividono questa iniziativa di aderire all’organizzazione di un momento di riflessione sul ruolo della memoria antifascista oggi, in occasione dell’inaugurazione della nuova lapide collocata sempre all’angolo di Via Bergamini dove cadde Saverio Saltarelli. L’iniziativa si svolgerà giovedì 22 ottobre alle 18.
Chiediamo a tutti quanti aderiranno di contribuire a una significativa raccolta fondi per coprire le spese di realizzazione e installazione della nuova lapide. I contributi vanno versati sul c/c intestato a “Per non dimenticare Varalli e Zibecchi”, Iban IT03E0760101600000037475597: causale Lapide Saltarelli.
Milano, 8.10.2020
Associazione “Per non dimenticare Varalli e Zibecchi”
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