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Il Progetto

La Striscia di Gaza è di fatto una prigione a cielo aperto, i cui confini terrestri e lo spazio aereo sono controllati militarmente da Israele. Le frontiere, attualmente aperte a singhiozzo, pongono la popolazione in uno stato costante di assedio, non soltanto militare, ma anche economico e culturale. Nonostante la popolazione sia stata costretta a subire negli ultimi dieci anni tre guerre e centinaia di bombardamenti, subendo la peggiore tra le forme di violazione sistematica dei diritti umani i gazawi continuano a rappresentare un esempio di autodeterminazione per i popoli, dandoci una grande lezione di dignità umana e politica. La privazione di libertà all’interno della Striscia non si limita soltanto a quella nei confini fisici, ma anche nell’espressione dei corpi. I giovani gazawi infatti sono stati capaci di trasformare scenari di macerie in veri e propri palcoscenici in cui mettere in scena la propria arte.

In questa cornice ci sembra molto importante cogliere lo stimolo che ci viene direttamente dalla popolazione che vive in quei luoghi, contribuendo quanto più possibile. Per questo motivo dal 27 dicembre al 10 gennaio realizzeremo un festival di Freestyle a Gaza, con l’obiettivo di denunciare le continue violazioni dei diritti umani e dare respiro e forza ad un popolo che vuole autodeterminarsi e che nasce e muore in un luogo dove è negata la possibilità di sognare, volare e nuotare liberamente.

Il festival sarà composto da alcuni workshop e si concluderà con una festa finale in cui verranno mostrati i lavori realizzati. I workshop saranno divisi in:

SKATE Il gruppo skate torna a Gaza per la quarta volta. Nel dicembre 2015 avevamo costruito lo scheletro di una rampa con alcuni giovani dei quartieri e alcune crew di pattinatori del nord della striscia. L’esperimento ha avuto successo: sette skate condivisi in massa sono bastati per capire quanto grande fosse la voglia e il desiderio di praticare questo sport. Quest’anno abbiamo come obiettivo quello di portare 40 skate e finire la Rampa nel piazzale dove ad oggi ci sono centinaia di ragazzini che praticano freestyle.

HIP-HOP L’hip hop e la musica in generale sono un mezzo molto forte che aiuta le culture ad unirsi, aiuta la libera espressione, lo scambio e la denuncia. Verrà realizzato uno scambio culturale e musicale in cui si proveranno a mescolare rime in arabo, italiano e inglese ed a realizzare una traccia insieme a chi suona e canta hip-hop a Gaza. Alla fine del festival verrà realizzato e un live rap.

ARTE Assieme ai ragazzi e alle ragazze gazawi lavoreremo per colorare i muri grigi della striscia con pennelli e vernice, ricicleremo materiale per creare delle opere d’arte che aiutino i giovani del posto a liberarare tutta la loro fantasia. Organizzeremo un laboratorio di scultura con un lavoro definitivo sulla spiaggia, un luogo che oggi risulta abbandonato alla sporcizia per mancanza di smaltimento dei rifiuti a causa dell’occupazione. Ci impegneremo a lasciare un messaggio forte e chiaro a chi continua a schiacciare Gaza, con l’uso dei colori e la bellezza di creazioni nuove

DONNE Assieme alle donne del campo di Jabalia abbiamo deciso di organizzare due settimane di incontri e dibattiti su che cosa vuol dire essere donna in uno stato di occupazione, cosa vuol dire difendere i propri diritti di fronte a uno degli eserciti più forti del mondo; con loro proveremo a capire se esiste una soluzione per la liberazione della Palestina incentrata sulla liberazione della donna. Verranno anche fatti dei corsi di educazione al corpo, autodifesa, primo soccorso e verranno prodotti braccialetti e sciarpe che riporteremo poi in Italia. Tutto questo perché la liberazione di un popolo parte dalla liberazione della donna.

Abbiamo deciso di chiedere una mano economica, oltre il supporto e la solidarietà di chi ci è stato vicino in questi anni e di chi lo sarà in questi mesi, perché lavorare a Gaza è diventato sempre più difficile; siamo riusciti a portare avanti il nostro lavoro grazie a serate e incontri a tema organizzati in posti e associazioni a noi vicini, e mettendo di tasca nostra i soldi necessari per andare avanti, ma quest’anno più che mai necessitiamo di un grande aiuto.

Chiediamo a chiunque voglia contribuire a portare arte, cultura e allegria a Gaza di donare e di seguirci sulla nostra pagina fb, ampliando il piu possibile la solidarietà.

Puoi darci una mano anche donandoci uno skatebord, dei rollerblade o dei monopattini

Per info scrivere a: gazafreestylefestival@gmail.com o sulla nostra pagina fb GAZA FREESTYLEFESTIVAL 

Tutte le news e gli aggiornamenti alla partenza della Carovana per Gaza saranno pubblicate sul sito www.milanoinmovimento.com 

> IL SITO DOVE EFFETTUARE LE DONAZIONI <<<

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