TAV – 5 Stelle, la giravolta è completa
Ennesimo tradimento pentastellato.
Ilva, TAP e ora il TAV…tutto come previsto dunque per l’ennesima giravolta del movimento guidato da Luigi Di Maio nonostante tutti i suoi esponenti si affrettino a spergiurare il contrario.
Sono le 19,45 quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenta in diretta Facebook per annunciare quello che già tutti sapevano ovvero il suo appoggio al progetto dell’alta velocità Torino-Lione.
https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/403506697038355/
Conte, in apertura di “messaggio agli Italiani” ci tiene a precisare che lui resta contrario all’opera, ma che ci sono in ballo un sacco di soldi (ma non mi dire!!) e che bloccare l’opera costerebbe più che completarla.
Niente di nuovo insomma sul fronte della Val di Susa. Le solite cose che ci sentiamo ripetere da anni come con un disco rotto.
Come un Presidente del Consiglio possa dichiarasi favorevole a un’opera che pochi mesi fa ha definito inutile resta un mistero.
Così come resta un mistero a cosa sia servita la famosa Commissione costi-benefici che aveva dato un giudizio impietoso sull’opera.
Sono lontani i tempi in cui Beppe Grillo batteva i sentieri della valle subendo anche un processo per quelle lotte.
Ora i 5 Stelle si smarcano gridando forte…ma sono solo parole.
“Decida il Parlamento!” dice Di Maio ben sapendo che la maggioranza delle forze politiche sedute in Camera e Senato rappresentano il partito trasversale degli affari favorevole all’opera e che solo una decisione politica forte di un partito che alle politiche ha preso il 32% avrebbe posto uno stop all’opera.
Ma niente da fare! Continua l’opera di sottomissione alla Lega che infatti gongola con Salvini che incassa l’ennesima vittoria
Così come, dal cono d’ombra in cui era sparito, gongola anche Matteo Renzi che deride i 5 Stelle in modo sprezzante: “Non sono cattivi: è che ci arrivano dopo. Basta avere pazienza, il tempo è galantuomo”.
Il movimento NoTav intanto, si prepara al Festival Alta Felicità consapevole che ancora una volta, come già moltissime altre negli ultimi 30 anni, dovrà lottare in solitudine contro questa follia. Una solitudine che è politica, ma non di popolo.
* in copertina Beppe Grillo in Val di Susa il 4 luglio 2011
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Voi non conoscete nemmeno le basi della democrazia x non parlare della costituzione anzi dell’articolo 1.
Essendo un’opera internazionale è obbligatoriamente il parlamento che decide: ora vi pare che il 32% basti a fare la differenza?
Senza contare che alle regionali del Piemonte e alle europee i no TAV hanno votato lega e pd.
Mi fermo qui perché è veramente penoso.