Verso Lotto Marzo, parola dopo parola – “Reddito di autodeterminazione”
Iniziamo da oggi a pubblicare, termine per termine, il glossario delle parole chiave dello sciopero transfemminista globale.
Partiamo dal linguaggio per condividere i nostri desideri.
Avere una base comune da cui partire per nominare la realtà è il terreno da cui ci muoviamo per gridare la nostra rabbia, passione, voglia di una società equa.
Non sarà un glossario in ordine alfabetico.
I termini saranno esposti secondo una logica che sovverte la linearità: è la circolarità che ci lega, è l’abbraccio che ci unisce, è la spirale centrifuga che ci proietta ovunque.
Perché nessun_ sia esclus_, nemmeno nel linguaggio, i termini saranno spiegati in modo diretto e semplice, senza complicazioni accademiche.
Iniziamo oggi con: *Reddito di Autodeterminazione*
Il reddito di autodeterminazione è un’ entrata in denaro minima garantita, che non dipende dal possedere un contratto o meno o dall’aver lavorato in passato.
Viene concesso a tutt_, su base individuale, e non è basato su un concetto familistico: lo possono ottenere persone single, persone sposate in situazioni di dipendenza economica ecc…
Autodeterminazione è la possibilità che devono avere tutte le persone di scegliere che tipo di vita desiderano o chi essere. Una base economica da cui partire non è un compromesso con il sistema economico attuale, ma è condizione per acquisire forza e rivendicare sempre di più.
Il Reddito di autodeterminazione deve rispettare le seguenti caratteristiche:
1) essere dato alle persone piuttosto che alle famiglie: non deve essere filtrato attraverso i membri della famiglia.
2) essere pagato indipendentemente dal guadagno da altre fonti. Deve essere dato a tutte le persone al di sotto di una certa soglia di reddito.
2) Deve essere dato a tutte le persone che abitano sul territorio: il reddito di autodeterminazione è slegato dalla cittadinanza o da documenti come il permesso di soggiorno.
3) essere pagato senza richiedere la disponibilità ad accettare un lavoro se offerto.
Come si potrebbe finanziare?
I soldi vanno trovati senza togliere servizi fondamentali: scuola, salute, casa, trasporti.
Non devono essere presi da fondi europei, aumenterebbe solo il debito pubblico.
I soldi si trovano con una patrimoniale: un’imposta che va a toccare la ricchezza delle persone più ricche e la distribuisce tra chi non ha questa ricchezza.
Patrimoniale sarà il prossimo termine.
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