[DallaRete] Mafia e Capitale

8c737207-54c4-4992-a182-4eb24bc97ce1A Roma si alza il sipario sugli intrecci tra criminalità organizzata, eversione nera e amministrazione capitolina.

La storia ogni tanto si prende strane rivincite. Nel giorno in cui si viene a sapere che le indagini sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini verranno riaperte[…] , si alza il sipario sullo scenario dell’alleanza tra settori deviati dello Stato, fascisti e mafiosi.

La Roma dei palazzi del potere, e delle relazioni pericolose che i suoi inquilini intrattengono con manovalanza di diverso tipo, viene scossa da una maxi-operazione giudiziaria che scoperchia l’ennesimo filo nero che collega affari, trame nere e politica. Si tratta ovviamente di vicende diverse, ma le coincidenze a volte aiutano a riannodare i fili della memoria. Il controverso intellettuale che si aggirava per le borgate della capitale e che allungò lo sguardo verso i misteri del lato oscuro della Repubblica rispunta nelle pagine di cronaca nel giorno in cui le agenzia di stampa e le carte dei pm diffondono le nuove puntate di un romanzo criminale che dura ormai da troppo tempo.

Ci sarà modo di vagliare sostanza e credibilità di tutte le misure prese dalla Procura di Roma. Noi non siamo abituati a utilizzare le carte della pubblica accusa per ricostruire la storia e prendere posizione. Ma dallo scenario che emerge riconosciamo il porto delle nebbie romano, i profili e le scene di una storia che dura ormai da decenni.

La “teoria del mondo di mezzo” è stata spiegata dall’ex Nar Massimo Carminati in una conversazione intercettata dagli inquirenti. L’uomo considerato dai magistrati il boss della ‘mafia capitale’ la vede così: “Ci stanno i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo… E allora vuol dire che ci sta un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano”. Ecco a cosa servono mafiosi e fascisti: a mettersi in mezzo, tra la strada e i potenti di ogni colore politico: lo viviamo ogni giorno percorrendo le strade di Roma. Servono a gestire le contraddizioni con le spicce, a creare una nuova classe di “imprenditori” che tenga a libro paga politici ed amministratori ed impedisca che qualcosa cambi veramente.

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