[DallaRete] Milano – Trasporti: rumors sulla rivoluzione dei numeri

IMG_1301-E’ di poche settimane fa la notizia della riorganizzazione dei bus notturni, ora ecco un’altra voce che circola da giorni e che – se confermata – è destinata a suscitare un vivace dibattito tra gli utenti dei trasporti pubblici milanesi.

Le indiscrezioni, pubblicate per prime sul sito www.milano-anticapitalista.org e che riportiamo di seguito, sconvolgeranno l’intero assetto tranviario attuale.

Anzitutto a Febbraio potrebbe essere applicata la prevista riduzione della frequenza delle corse festive, colpendo alcune linee tranviarie, così avremo attese più lunghe alle fermate nei giorni di festa che arriveranno a 17-20 minuti nelle ore del mattino e a 12-15 minuti nel pomeriggio.

Ma il colpo finale avverrebbe a Marzo, così come raccontano alcune voci su ATM, che prevedono una nuova sorte per ben 7 linee tranviarie che saranno modificate o cancellate, in un rimescolamento il cui unico scopo è quello di risparmiare tra i 2,5 e i 3 milioni di euro all’anno.

Per questa “rivoluzione” alcuni quartieri perderanno il collegamento diretto con il Duomo, centro della città e vero «nodo» del trasporto collettivo, dove è possibile (al momento) interscambiare tra linee tranviarie, bus e due metropolitane (la «rossa» e la «gialla»).

A occhio e croce alcune delle linee interessate dovrebbero essere:
2  – soppresso
12 – Roserio-Cairoli (capolinea in via Ricasoli al posto del 19)
15 – Rozzano-Duomo (ritorno del capolinea in Dogana, come era prima del 2003)
19 – Roserio-Negrelli (percorso come era in servizio fino al 1993, sostituisce il 2 nella tratta centro-Negrelli)
23 – Lambrate-Bausan (sostituisce il 2 nella tratta centro-Bausan)
24 – Vigentino-Molise (sostituisce il 12 nella tratta centro-Molise)
27 – Ungheria-Fontana (la tratta centro-VI Febbraio rimane coperta dal 19)

La linea del tram 12, che ha il suo capolinea periferico davanti all’ospedale Sacco, servendo il quartiere Certosa e l’asse di via Mac Mahon, terminerà le corse in largo Cairoli, eliminando il suo percorso tra Lanza, Duomo e Corso di Porta Vittoria.
I jumbo-tram della linea 27, che partono da viale Ungheria e servono i popolosissimi quartieri di via Mecenate e corso XXII Marzo, si fermeranno in piazza Fontana, anziché proseguire per Duomo e piazza VI Febbraio come avviene oggi. Il risultato sarà che gli utenti di questa importante linea da oltre 300 corse al giorno perderanno qualsiasi connessione con la rete della metropolitana.
Ancora, è destinato alla soppressione il tram 2, rimpiazzato da modifiche delle linee 19 e 23.

Se queste voci fossero confermate ci chiediamo quale ne sia la logica di fondo, proprio ora che si era faticosamente riusciti a far prendere più mezzi pubblici a molte persone. Tram stracolmi e attese estenuanti porteranno nuovamente i cittadini a usare le loro autovetture che andranno anche ad inquinare l’aria ulteriormente. Non ci sembra proprio una bella operazione.

Aggiungiamo anche il fatto che, tagliando le linee in questo modo e spezzandole, si perde il concetto stesso di rete e connessione, non incentivando l’utilizzo del mezzo pubblico, né tantomeno migliorando il servizio già oltremodo penalizzato da molteplici fattori, quali i problemi di manutenzione e usura delle rotaie, i limiti (inutili) di distanziamento tra le vetture, i semafori non asserviti, ma da sempre reclamati, le corsie preferenziali cancellate e/o non protette, cosa che di fatto le rende inutili.
Auspichiamo che queste voci riportate non siano confermate; o, nel caso, che il Comune ci ripensi.
da blog.urbanfile.org

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