[DallaRete] Missili su Israele, bombe sulla Siria. Tel Aviv ci riprova: “E’ colpa dell’Iran”

 

Ai quattro missili lanciati dal territorio siriano, Israele risponde con 14 raid: una vittima. L’esercito accusa Jihad Islamica, che nega, e Teheran nel tentativo di ritirare fuori dal cilindro la minaccia iraniana. 

epa04588449 Israeli 155mm artillery on high alert after they responded to several rockets hitting the Mount Hermon Resort in the Golan Heights, northern Israel, 27 January 2105. At least two rockets struck the Israeli-controlled side of the Golan Heights, a military spokeswoman said. She was unable to immediately confirm reports that the rockets were fired from Syria, nor comment on reports that the Israeli military was evacuating visitors from the Mount Hermon ski site. The military has been on high alert along the border with Lebanon and Syria since an alleged January 18 airstrike on the Syrian-controlled side of the Golan Heights, which left six militants of the Iranian-backed Lebanese radical Shiite Hezbollah movement and an Iranian general dead. EPA/ATEF SAFADI

AGGIORNAMENTO ore 12 – ALTRO RAID ISRAELIANO: 5 MORTI IN SIRIA

Secondo la tv di Stato siriana, stamattina un nuovo raid israeliano contro il sud del paese ha colpito un’auto vicino il valico di Quneitra uccidendo cinque civili. Diversa la versione dell’Osservatorio Siriano per i diritti umani, associazione schierata contro il presidente Assad: il raid avrebbe centrato un’automobile con a bordo combattenti vicini al governo, uccidendone cinque. Tra loro membri della Jihad Islamica, secondo Israele responsabili del lancio di missili di ieri.

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della redazione

Gerusalemme, 21 agosto 2015, Nena News – Fuoco incrociato tra Israele e Siria: ai quattro missili caduti ieri tra Galilea e Golan (area occupata da Israele nel 1967) l’esercito israeliano ha risposto con 14 bombardamenti contro il territorio siriano. Una vittima e sette feriti, secondo quanto riportato dall’agenzia di Stato siriana Sana.

Un atto “deliberato e orchestrato”, così è stato definito il lancio di missili dalle autorità israeliane che dicono di sapere chi è il responsabile: la Jihad Islamica, gruppo armato palestinese, che avrebbe – dice Tel Aviv – compiuto l’operazione “con fondi e direzione iraniana”. In particolare, secondo l’esercito, ad aver ordito l’azione sarebbe stato Sayyid Izdi, capo del dipartimento palestinese delle forze al Quds, unità di élite delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.

Ed ecco che dal cilindro del governo israeliano esce di nuovo fuori la minaccia iraniana, una carta poco spendibile negli ultimi tempi, dopo lo storico accordo sul nucleare tra Teheran e il 5+1. Senza dimenticare però anche l’altro grande nemico, il governo Assad: “L’esercito ritiene la Siria responsabile del fuoco, ne pagheranno il prezzo”.

La Jihad Islamica – tirata in ballo da Israele per il caso dell’avvocato palestinese in sciopero della fame, Mohammed Allan – ha negato ogni responsabilità, ma ormai la macchina da guerra (e propaganda) israeliana era già partita: carri armati e artiglieria pesante hanno colpito numerosi target in territorio siriano, sia al confine che all’interno. Non certo una novità: Tel Aviv non ha fatto mancare – in questi 4 anni e mezzo di guerra civile siriana – di lanciare raid contro il vicino. Ultimi in ordine di tempo, un’azione vicino Zabadani contro una postazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e l’uccisione, tre settimane fa, di tre membri del Comitato di Difesa Nazionale del governo siriano nelle Alture del Golan.

http://nena-news.it/missili-su-israele-bombe-sulla-siria-tel-aviv-ci-riprova-e-colpa-dell-iran/

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