[DallaRete] Un’ occhiata alla ricostruzione di Gaza
– Contributo dal Kuwait di 200 milioni di dollari : giovedì 12 marzo, Muhammad Mustafa, vice primo ministro e presidente del Comitato interministeriale per la Ricostruzione di Gaza, ha firmato un accordo con il Fondo kuwaitiano per lo Sviluppo economico arabo che riguarda il contributo di 200 milioni di dollari del Kuwait per la Ricostruzione di Gaza. L’accordo delinea come verrà speso il contributo del Kuwait. Comprende i programmi in materia di alloggi, acqua, strade, sviluppo economico e agricolo, istruzione e salute, e servizi comunali. Il programma sarà attuato dal governo nei prossimi due anni.
– Contributo dall’ Arabia Saudita di 82 milioni di dollari: l’equipe nazionale per la Ricostruzione di Gaza segue la prima parte della donazione saudita del valore di 42 milioni di dollari. Questa sovvenzione sarà spesa per progetti di edilizia abitativa di cui beneficeranno rifugiati e non rifugiati.
– Donazione dal Qatar di 25 milioni di dollari. Il governo ha erogato il contributo come segue: 10 milioni di dollari per l’acquisto di carburante per il Piano energetico di Gaza che è già stato utilizzato; 9 milioni di dollari come risarcimento ai proprietari di circa 3.200 micro-imprese i cui danni sono stati stimati per meno di 6.800 milioni di dollari, e 6 milioni di dollari a titolo di risarcimento per circa 2.200 proprietari di case parzialmente danneggiate.
Ingresso del materiale da costruzione
– Secondo il Meccanismo della Ricostruzione di Gaza (GRM), sono state registrate nel sistema 75.517 richieste per l’acquisto di materiale da costruzione dei proprietari di case distrutte. 58.449 proprietari di casa hanno acquistato i materiali assegnati.
– 92 richieste di progetto sono state registrate nel sistema, 41 sono state approvate, 7 hanno ricevuto l’approvazione iniziale e 44 sono in corso di esame.
– La quantità di cemento che è entrato a Gaza da quando è stato installato il GRM ha raggiunto le 65.374 tonnellate, di cui 51.168 tonnellate sono state vendute.
Valutazione dei danni
– L’equipe di ingegneri dell’UNRWA sta portando avanti la seconda fase della valutazione dei danni, lavorando su casi che non erano ancora stati valutati . Dal 23 febbraio, sono stati valutati 38.755 casi.
Costi per rifugi e alloggi
– Il numero di cittadini nei rifugi è sceso a 8.668, fra cui 1.426 famiglie.
– Nelle ultime due settimane,l’UNDP ha fornito assistenza per l’affitto a 14 famiglie, portando il numero di famiglie che hanno ricevuto l’assistenza a 2.633, da quando il programma è iniziato.
– L’UNDP ha anche distribuito denaro a 120 proprietari di case parzialmente danneggiate attraverso un programma di assistenza in denaro finanziato dalla Corea del Sud per un valore di 300.000 dollari.
– Per quanto riguarda alloggi e rifugi dell’UNRWA nelle ultime due settimane, 6 famiglie già ospiti hanno ricevuto denaro o assistenza materiale che ha permesso loro di lasciare i centri, portando il numero di famiglie che hanno ricevuto denaro o assistenza materiale attraverso l’UNRWA a 3.258.
– Nello stesso periodo, 2.265 famiglie hanno ricevuto assistenza per l’affitto per un valore complessivo di 1,9 milioni di dollari, portando il numero di famiglie che hanno ricevuto assistenza per l’affitto grazie all’UNRWA a 10.065 famiglie.
– L’UNRWA non ha fornito assistenza in denaro ai proprietari di case parzialmente, gravemente o completamente danneggiate, classificati come rifugiati nelle ultime due settimane a causa della mancanza di fondi.
– Il ministero dei Lavori Pubblici e degli alloggi segue la ricostruzione di 50 case distrutte durante l’attacco al palazzo al Al-Thafer a Gaza, e la ristrutturazione di 100 case danneggiate sulla base di due accordi firmati dal Ministero e dalla Qatar Foundation.
Rimozione delle macerie
– 15 mila tonnellate di macerie sono state rimosse nel corso delle ultime due settimane, portando a 95 mila tonnellate le macerie finora rimosse e a 5.273 i giorni di lavoro generati da questo intervento.
– Sono in fase di valutazione i pericoli di oggetti inesplosi (UXO); 60 stime sono state effettuate nelle ultime due settimane, portando il totale delle valutazioni a 171.
Sono state organizzate 66 sessioni di sensibilizzazione per i pericoli degli UXO, di cui hanno beneficiato 1.516 partecipanti. Questa cifra comprende 25 sessioni di formazione per istruttori (TOT) di cui hanno beneficiato 626 insegnanti dell’UNRWA. Queste attività sono gestite dall’ UNDP.
Elettricità
Si segnala l’85% circa di completamento per quanto riguarda il collegamento elettrico dei cittadini di Gaza attraverso la conversione di 22KV (kilovolt) e di reti di 0.4KV. Intanto sono stati installati 2 trasformatori di alimentazione a Rafah e a Khan Younis nel quadro del programma di manutenzione e installazione di trasformatori di 22 / 0.4KV.
Le parti interessate continuano a lavorare sulla stabilizzazione delle linee di alimentazione da fonti diverse, la centrale elettrica di Gaza, la parte israeliana e quella egiziana. Si riporta una relativa stabilizzazione da parte israeliana ed egiziana. La centrale elettrica di Gaza ha smesso di funzionare per due giorni a causa della scarsità di carburante. Continua a funzionare un sistema alternato acceso/spento di 8 ore, con qualche interruzione nella città di Gaza.
Acqua
Sono in corso lavori per riattivare il serbatoio di Wad As-Salqa (50% di completamento), quello di Khan Younis (5% di completamento), la riparazione di 7 serbatoi parzialmente distrutti (10% di completamento) e la sistemazione di 5 impianti di dissalazione di piccole dimensioni. Intanto sono stati risistemati i circa 2 km di condotte idriche distrutte nelle ultime due settimane, portando la lunghezza totale delle condotte idriche risistemate a 19 km.
1,4 chilometri di rete fognaria distrutta è stata sistemata nelle regioni centrali e meridionali. 0,6 km di condotta fognaria è stata installata anche sotto Baghdad Street nell’area di Ash-Shuja’ieh, con 500m di collegamenti domestici, portando la lunghezza totale delle reti fognarie installate a 10 km. Intanto, si lavora per la riparazione e la manutenzione di 8 pompe fognarie (20% di completamento), e sulla sistemazione di 3 impianti di depurazione in diverse parti della Striscia di Gaza.
Inoltre, le parti interessate continuano a lavorare sul ripristino delle strutture di depurazione, sostituendo 43 pompe e generatori, computer e sistemi IT danneggiati (90% di completamento).
Agricoltura
Si lavora sulla revisione delle relazioni di valutazione dei danni presentate dai vari dipartimenti del Ministero e delle direzioni, inserendole in un database.
I seguenti progetti sono in fase di attuazione:
Il Centro Palestinese per lo Sviluppo Economico e Sociale sta attuando un progetto volto a distribuire 160 generatori di energia nei villaggi di Abasan Al-Kabira e Abasan As-Saghira, 12.800 litri di carburante, scavare e installare vasche di plastica per 140 agricoltori, risistemare serre per 90 agricoltori e costruire serre per 5 contadine.
– L’ICRC finanzia e realizza un progetto di 200.000 dollari per sistemare 5 pozzi agricoli (uno a est di Jabalia e 4 nella zona di Al-Qararah).
– L’EU finanzia e realizza un progetto di 10,5 milioni di euro nel campo della produzione animale, serre e pozzi in tutta la Striscia di Gaza.
Economia
Sulla base delle raccomandazioni del Comitato economico e a seguito dell’approvazione del Governo, il ministero delle Finanze ha erogato 9 milioni di dollari come parte di una donazione del Qatar di 25 milioni dollari per compensare i proprietari di aziende lievemente danneggiate. Nel complesso, circa 3.200 imprese riceveranno indennizzi raggiungendo 6.800 dollari per ogni struttura. Le imprese beneficiarie rappresentano quasi il 60% del totale delle imprese danneggiate e distrutte, anche se sono le meno danneggiate. L’obiettivo di questo intervento è quello di sostenere le imprese perché tornino a funzionare e conseguentemente ridurre la necessità di assistenza umanitaria per i loro proprietari e le loro famiglie.
Governance locali e comuni
Si segnala un progresso del 3% nelle ultime due settimane per i progetti in corso di attuazione in comuni, strade, strutture pubbliche, acqua, fognature, scarichi, macchinari, energia e smaltimento rifiuti solidi, e supporto per i bilanci dei comuni.
Salute
Ospedali danneggiati e centri di assistenza sanitaria di base sono in fase di ristrutturazione e ricostruzione, nonostante la carenza di materiali da costruzione per questi progetti, che ha causato la chiusura di alcuni di loro. Non si riporta nessun progresso sostanziale nelle ultime due settimane.
Non si riporta carenza di combustibile per eseguire queste strutture sanitarie grazie alla perspicacia del governo nel mantenere la gestione e la fornitura di servizi medici.
Il governo rifornisce farmaci di base, forniture mediche e kit di laboratorio, per un costo di circa 1,75 milioni di dollari.
La Striscia di Gaza è rifornita di attrezzature mediche, per un costo complessivo di 4,14 milioni di dollari, ed è stato consegnato un altro milione di dollari di pezzi di ricambio.
Inoltre è in corso di attuazione una donazione di 1,5 milioni di dollari per curare i cittadini feriti in loco e all’estero.
Traduzione di Edy Meroli
http://www.infopal.it/unocchiata-alla-ricostruzione-di-gaza/
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