Marziani sulla terra – Il carcere italiano

carce-3Ripubblichiamo dal sito contromaelstrom

Se…

…se il consueto marziano giungesse in questi giorni a fare le sue vacanze sulla terra… passando davanti a un’edicola, si troverebbe a leggere le prime pagine dei giornali. E, utilizzando il traduttore intergalattico, leggerebbe:

 

«Papa Benedetto XVI ha concesso oggi la grazia al suo ex maggiordomo, che stava scontando in carcere una condanna per avere rubato documenti riservati».

«Il Presidente della repubblica concede il condono al direttore de il Giornale Alessandro Sallusti, commutando la condanna in sanzione monetaria».

«Concessa una “licenza premio” straordinaria ai due Marò accusati di omicidio. Un aereo li ha condotti dall’India in Italia, sono stati ricevuti e abbracciati dal Presidente della Repubblica e poi si sono recati nella loro città di origine e trascorrerre il Natale con i familiari».

carce-3A questo punto il marziano si rivolge alla sua compagna: «vedi cara SXKYHW (il nome della ragazza marziana) non era giustificata la tua preoccupazione per lo stato della detenzione sulla terra. Evidentemente avevi informazioni sbagliate. Sulla terra i sistemi politici e gli Stati sono talmente tolleranti che, durante le feste, è un fiorire di graziecondoni e licenze. E’ del tutto superfluo andare a visitare le carceri… le troveremo vuote. I tuoi timori sono infondati».

 

Invece:

…dei 67.000 detenuti e detenute nelle carceri italiane, 29.000 non sono stati condannati, sono dunque innocenti fino alla condanna definitiva. Dei restanti 38.532, ben 23.424 hanno un residuo pena inferiore a 3 anni. Dunque per le leggi italiane questi NON dovrebbero stare in carcere ma in “misure alternative“. NON avranno la Grazia, né l’amnistia, né l’indulto e nemmeno, forse, la licenza di Natale.   E per completare il quadro idilliaco, ci sono anche 60 bambine e bambini da zero a tre anni chiusi nelle carceri con le loro madri… nessuno pensa di portarli  fuori?

È questo il doppio registro della giustizia italiana: debole e tollerante con i potenti o con chi esalta e galvanizza il più squallido patrittismo,  feroce e punitiva con chi sta agli ultimi gradini di questa cordata di imbecilli che si chiama “scalata sociale”.  Nel trabocchetto della “legge uguale per tutti” forse ci può cascare un marziano… non certo donne e uomini di questa terra (a meno che abbiano regalato il proprio cervello all’ammasso).

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