[News] Ennesimo sgombero Aler: senza casa un’altra famiglia in Barona
Continuano gli sgomberi nei quartieri popolari. Oggi l’ennesimo, in Barona, nelle case Aler di via Ovadia, tocca ad una donna con un figlio di un anno, proprio nei giorni in cui il marito si era temporaneamente recato in Marocco per la morte del padre.
Una quarantina di solidali questa mattina ha cercato di opporsi allo sgombero eseguito dalle forze dell’ordine ed è ora in presidio per cercare di trovare un tetto per la donna che da un giorno all’altro si trova senza casa con un bambino di un anno.
Nella concitazione dei momenti dello sgombero un giovane del Comitato Autonomo Abitanti Barona è stato fermato e portato in Questura dove è stato denunciato a piede libero.
Rubiamo dalla rete alcune riflessioni sulla gestione dell’emergenza abitativa da parte del Comune e di Aler, che a fronte di 9.754 case popolari vuote, persevera inesorabilmente nello spendere le risorse pubbliche per sgomberare il patrimonio immobiliare pubblico anziché per ristrutturarlo.
“Mi ha detto Wikipedia che il #bullismo è, cito testualmente, “una forma di comportamento violento, sia fisico che di natura psicologica, di tipo prevaricatorio e vessatorio attuato nei confronti di soggetti identificati dall’agente come deboli ed incapaci di difendersi […] Si basa su tre principi: intenzionalità, persistenza nel tempo, asimmetria nella relazione”.
Ecco, aldilà della facile battuta sull’agente, se conoscete uno psicologo, segnalo il caso del Comune di Milano che da tre giorni sgombera giovani famiglie con minori invece di pensare alle politiche abitative nei quartieri popolari. Non è “soltanto” un problema di repressione.. Vanno proprio seguiti con un percorso di riabilitazione per comprendere la radice del problema”.
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