[News] Noi #tocchiamomilano – Memoria, sport e musica ai giardini di Piazza Ferravilla
Nei giorni scorsi abbiamo appreso del danneggiamento della lapide in memoria di otto partigiani in Viale Romagna: qualcuno ha incendiato la corona di fiori deposta il 25 Aprile. Sebbene al momento sembri piuttosto improbabile la motivazione politica, abbiamo deciso che si dovesse fare qualcosa che non denunciasse solo questo gesto fine a se stesso, ma che mettesse in luce contraddizioni e pericolosi scenari che hanno caratterizzato Milano negli ultimi tempi.
Dopo il 1 Maggio abbiamo visto con orrore dispiegarsi un’armata di ciechi imbianchini adoratori del cif che hanno cancellato qualunque cosa si gli si parasse davanti, senza nessuna attenzione al messaggio. Un esercito guidato dalla propaganda elettorale del Pd, della Giunta e delle frattaglie della sinistra istituzionale più imbelle che la storia recente ricordi.
Abbiamo provato dolore nel vedere le immagini dei bambini portati a cancellare, fra le altre cose, una scritta che diceva “Carlo vive”, soprattutto perché è evidente che, a fini elettorali, il principale partito del paese e del comune non si fa alcuno scrupolo nel rimuovere dal tessuto metropolitano i segni della memoria nel nome della sacralità dei muri.
Qua nasce il #nessunotocchimilano che sentiamo come quanto di più estraneo possa esserci dalle pratiche di cittadinanza attiva e dai processi di autorganizzazione dei cittadini per garantire il diritto alla fruibilità di parti della città. Nella chiamata del Comune non c’è spazio per nessuna altra visione che non quella della difesa eroica di quattro muri del centro di una città che la Giunta immagina come vetrina dei grandi successi di questa Amministrazione a partire proprio da Expo, che in effetti sembra funzionare come un orologio svizzero anche dal loro punto di vista.
Per inciso noi su quanto avvenuto il 1 Maggio abbiamo già avuto modo di esprimerci in maniera piuttosto chiara (https://milanoinmovimento.com/…/lattitudine-no-expo-nel-temp…).
Però non possiamo tollerare che l’idea che #nessunotocchimilano rimanga senza risposta, per questo abbiamo deciso di organizzare una presenza comunicativa in piazza Ferravilla nei giardini di fronte alle villette Aler da cui siamo stati sgomberati l’anno scorso sia per ripristinare la lapide dei partigiani di Viale Romagnache per disegnare un murales in memoria di Carlo Giuliani.
Questo perché noi #tocchiamomilano e vogliamo una memoria che sappia parlare al presente e sia elemento che aiuti nell’intrecciare il filo delle conflittualità metropolitane.
Noi tocchiamo Milano quotidianamente perché immaginiamo una città diversa che possa garantire tutela e spazi a tutti, compreso chi esercita il proprio diritto di fuga, infatti abbiamo allestito anche un banchetto per la raccolta di vestiti per le necessità dei profughi.
La città che tocchiamo per cambiare è quella dove la pratica dello sport sia un diritto, che noi autorganizziamo e autogestiamo quotidianamente con la Antifa Bull’s Boxe, palestra popolare del Lambretta, che ha eseguito alcune dimostrazioni di arti da combattimento.
Continueremo a rendere vivi gli spazi pubblici di questa città riempiendoli di vita e conflittualità perché crediamo che questa sia la risposta migliore ai grigi piddini del #nessunotocchimilano.
Post scriptum: abbiamo appena appreso che il murale in ricordo di Carlo è stato cancellato da una solerte mano, non possiamo che esprimere tutto il nostro disgusto per chi, nel nome di un odio psicopatico verso il Lambretta, non riesce a frenarsi e avere rispetto per nulla.
Noi ritorneremo in Ferravilla come in ogni luogo della nostra città e continueremo a disprezzare i “ripulitori” siano politicanti in cerca di consenso elettorale o singoli con i loro gesti solitari.
Csoa Lambretta
Casc Lambrate
Collettivo Bicocca
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