Occupato il Liceo Pasolini (Mi)

Oggi gli studenti del Liceo Pasolini hanno deciso di occupare la scuola in risposta alla mala gestione dell’istituto e contro la riforma della Buona scuola. Dopo essere entrati nell’edificio gli studenti si sono barricati all’ultimo piano e li stanno ancora resistendo. In seguito pubblichiamo il comunicato del C.O.S.P. ( collettivo studenti pasolini ) seguiranno aggiornamenti.

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COMUNICATO UFFICIALE

Il Pasolini dichiara la scuola occupata fino a nuova decisione. Verranno qui descritte le motivazioni che hanno portato a questa scelta.
I problemi sono sia interni alla nostra scuola che esterni ad essa e coinvolgono tutti gli Istituti superiori italiani.
Anche noi studenti vogliamo dire la nostra, ma non ci sentiamo ascoltati.
Ci sentiamo esclusi e sottovalutati, come solitamente viene fatto con i bambini: noi non siamo bambini, abbiamo ideali, esigenze e
argomenti di cui vogliamo discutere, attività da proporre e ideali da difendere.
Chiediamo non solo di poter dire la nostra sulle decisioni che vengono prese attorno al tavolo dei “grandi”, ma vogliamo anche partecipare alle decisioni, e contribuire alla costruzione di programmi che coinvolgono il nostro futuro e la nostra crescita culturale.
Con l’arrivo del nuovo dirigente scolastico Francesco Paolo Marra vi sono stati molti cambiamenti all’interno della nostra scuola:

-Con l’inizio del nuovo anno la giornata di sabato è ridotta a 4 ore. L’obbiettivo del preside entro il prossimo anno è di abolire il sabato (tutto riconducibile a sue precedenti dichiarazioni). Questo non è accettabile poiché lo scorso anno (2013/2014) è stato deliberato dal consiglio d’istituto la frequenza nella giornata di sabato. La votazione è stata effettuata dopo un referendum studentesco sulla questione del ‘sabato a scuola/sabato a casa’. Il risultato è stata una netta maggioranza per la frequenza del sabato. Nel caso venisse abolito significherebbe non ascoltare la preferenza dell’utenza, ovvero noi. Per questo riteniamo inaccettabile che venga ignorata l’opinione degli studenti.

-Dopo l’obbligato acquisto dell’anno passato dei tablet da consegnare ai professori (ricordiamo spesa effettuata con soldi destinati alla scuola), quest’anno il preside vuole spendere un’altra cifra consistente per l’ampliamento della rete wi-fi. Crediamo sia inopportuno sprecare ancora soldi per migliorare il progetto dei tablet (oltretutto non funzionanti), inseguendo una scuola futuristica, quando il nostro istituto ha ancora dei grossi problemi di fondo. Non serve ribadire come il nostro edificio non sia a norma e manchi parecchio materiale necessario allo svolgimento delle lezioni e delle attività didattiche.
Siamo consapevoli del fatto che quella cifra non possa risolvere tutti i problemi, potrebbe però migliorare qualche piccola inadeguatezza. Forse è meglio partire a costruire la scuola ideale dalle fondamenta, piuttosto che puntare a delle strumentazioni che non migliorano nè il nostro percorso, nè il lavoro dei professori (considerate anche le numerose lamentele).

-Il Pasolini vanta una biblioteca molto fornita che però rimane inaccessibile agli studenti. La maggior parte delle scuole milanesi non dispone di un servizio simile, servizio che al Pasolini nonostante la possibilità non è mai stato sfruttato.
Crediamo opportuno offrire un piccolo contributo a chi si propone volontario per la gestione della biblioteca (tra cui anche genitori), sfruttando così le risorse economiche del nostro istituto in maniera attenta e scrupolosa.

-A metà novembre sono state spedite delle lettere di richiamo, a circa 60 professori, sollecitandoli a inserire i voti online entro il 24 Novembre. Queste lettere sono poi state protocollate in provincia, e quindi inserite nel CV del singolo professore. Questo gravissimo episodio danneggia sia i docenti che noi studenti.
Poniamo l’attenzione sui professori di lingua in particolare, essendo materie d’indirizzo, poichè sono stati occupati con stage e traduzioni per Expo, attività extra che a detta del preside non avrebbero influito negativamente sul programma scolastico, causando invece linsufficiente numero di valutazioni.
Questo richiamo è stato indirizzato anche a docenti con minor numero di ore, impossibilitati dall’avere più dati di valutazione per ogni singolo alunno.
A seguito di questo fatto sono molte le ragioni che sollevano il malcontento studentesco:
1) Con la nuova riforma dell’istruzione verranno inseriti dei criteri di valutazione per i docenti, secondo metodi meritocratici molto discutibili, per cui queste lettere andranno a sfavorire i professori nella loro carriera lavorativa.
2) questo provvedimento andrà a colpire anche noi alunni perché i professori saranno obbligati ad accelerare lo svolgimento del programma, scaricando su di noi tutta la tensione.
Inoltre riteniamo non ci sia motivo di preoccupazione se a metà novembre alcuni professori non hanno sufficienti voti, dato che la scansione annuale è in Quadrimestri e non più in Trimestre e/o Pentamestre.
Ogni docente ha dunque ancora il tempo necessario per valutare gli alunni senza dover lavorare con fretta e di conseguenza in malo modo.

– Di fondamentale importanza è la discussione a proposito degli stage, che fa sorgere numerose problematiche.
La prima di queste è la sospensione delle mete oltreoceano che fino allo scorso anno, durante gli open day, venivano presentate nell’offerta didattica e formativa ai ragazzi di terza media. Questo, oltre ad essere scorretto nei confronti dei futuri e non studenti del Pasolini, riduce notevolmente l’ampia varietà di mete selezionate, che era uno dei punti forti del nostro istituto. Le hostess che presentano la scuola ai futuri studenti vengono messe in soggezione dovendo presentare progetti scolastici di fatto non esistenti, o comunque non ben organizzati.
A causa della DSGA (direttori dei servizi generali e amministrativi) il bando viene esposto troppo tardi e questo riduce la possibilità che un’agenzia faccia un’offerta vantaggiosa, data la scadenza imminente.
I preventivi vengono consegnati con troppo ritardo alle famiglie e l’avviso del versamento dell’acconto viene assegnato agli studenti con troppo poco preavviso e sfortunatamente alcune famiglie si trovano impossibilitate nel pagamento di un’ingente somma di denaro, rinunciando così al viaggio.
Avendo i docenti ricevuto un documento a loro sfavore protocollato che risulta come una sorta di richiamo, perché non sollecitare anche la DSGA nella pubblicazione di un preventivo ufficiale entro una data prestabilita dal preside?

-Tornando ad un fatto citato nel punto precedente, non pensiamo sia corretto presentare una scuola irreale e fittizia durante gli open day. Viene promesso lo svolgimento degli stage, quando poi in realtà le pratiche per l’organizzazione di queste si dilungano troppo. Le aule che vengono mostrate sono solo quelle migliori (ridipinte grazie ad un gruppo di studenti), senza che le famiglie possano visionare quelle in peggiori condizioni. Tutto ciò è una presa in giro nei confronti dei prossimi studenti del Pasolini, e non aiuta noi a migliorare il nostro istituto.

– Un altro punto importante, a nostro avviso, è la questione riguardante la struttura scolastica. Per iniziare l’edificio non è norma, come la maggior parte delle scuole italiane. Siamo consapevoli non dipenda dalla presidenza ma dei fondi mancanti dal governo. Però sarebbe giusto effettuare diverse sollecitazioni alla provincia e alla regione. Dato che queste difficilmente verranno ascoltate, allora bisognerebbe organizzare scioperi e azioni congiunte ad altri istituti coi rispettivi presidi. Perché accettare senza opporsi tutto ciò, é un modo per affermare il nostro consenso a studiare all’interno di edifici fatiscenti e in pessime condizioni interne. Questa situazione peggiora di anno in anno ed ora di prendere provvedimenti collettivi ed uniformi. Questo discorso si riallaccia al materiale e strumentazioni non funzionanti. Esse potrebbero essere sostituite in parte piuttosto che sprecare i soldi in opere inutili. La situazione seppur in minimo migliorerebbe per tutti. Inoltre le varie segnalazioni di tutto questo materiale inadempiente non dovrebbero essere ignorate in partenza, ma almeno bisognerebbe provare a far qualcosa. Le cose potrebbero andare meglio pure se il personale scolastisco si impegnasse di più nel loro lavoro. Non ci stiamo permettendo di insegnar loro come svolgere il proprio compito, però abbiamo ricevuto diverse lamentele per la segrateria. Gli orari di apertura sono giá ridotti al minimo e per di più gli addetti ad essa moltiplicano i tempi d’attesa con atteggiamenti inadeguati e maleducati . Se si potesse segnalar loro questa situazione senza delle critiche dirette forse la situazione si risolverebbe.

Questi elencati erano i problemi strettamente legati alla nostra scuola; ci sono anche problemi che coinvolgono ogni scuola italiana.

-Il cosp esprime totale disappunto sui provvedimenti ministeriali riguardanti l’esame di maturitá. Inanzitutto c’è un clima di grande incertezza perchè ogni settimana vengono emesse direttive subito poi smentite. Questo crea una situazione di panico e caos generale tra gli studenti perchè non sanno cosa aspettarsi. Analizzando poi i cambiamenti decisi, alcuni risultano davvero catastrofici. Riteniamo adeguato solo la rimozione dei commissari esterni, poichè questo fa risparmiare denaro (reutilizzato in malomodo) e favorisce lo studente conoscendo giá il docente. Nello specifico però il nostro istituto rimane danneggiato gravemente da queste azioni. È ormai certo che a gli studenti venga negata la possibilità di poter scegliere la lingua da svolgere in seconda prova. Questo è assurdo perchè essendo un esame essenziale per la nostra carriera scolastica, ognuno deve essere libero di decidere in quale maniera affrontarlo. Questa decisione va a complicare parecchio la situazione di un maturando, il quale è giá posto sotto stress eccessivo per cui non crediamo sia necessario metterlo ancora di più sotto tensione. Inoltre la nostra libertá di scelta è vincolata dall’abolizione della tesina a favore della mappa concettuale. Dato che qui le opinioni sono contrastanti, riteniamo opportuno debba essere lo studente stesso a scegliere quale percorso eseguire all’orale.

Restando in tema di provvedimenti ministeriali, ci preme dire la nostra sulla riforma dell’istruzione del premier Renzi e del ministro Giannini nominata “Buona Scuola”. Riteniamo che sia inadempiente e soprattutto non fedele al nome assegnato. Il decreto legge è molto ampio, per cui riportiamo solo alcuni punti fondamentali su cui ci soffermiamo. Per primo analizziamo i tagli imposti dal governo: la legge di stabilità prevede 6 miliardi di euro in meno entro il 2015. Al MIUR (Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca) verrà sottratta la cifra di 1,1 miliardi suddivisi così per quanto riguarda la scuola superiore:

-130milioni dal taglio del fondo per le spese di pulizia
-80 milioni dal blocco degli scatti di anzianità, che diventano 189 in 3 anni;
-55 milioni dall’eliminazione delle supplenze brevi;
-50 dal taglio dei progetti nazionali di istruzione.
-144milioni dal taglio dei membri esterni dell’esame di maturità.
Alla scuola andranno meno soldi di quanti saranno tagliati. I soldi stanziati andranno ad assumere a tempo indeterminato 148mila docenti precari anche se i posti disponibili sono appena 50mila. Questo significa anche che nemmeno un centesimo sarà investito nell’effettivo miglioramento della scuola italiana. E’ bene ricordare che dal 2009 sono stati sottratti 200mila posti di lavoro, chiusi 4mila istituti e spesi 8 miliardi di euro. Inoltre leggendo i dati ci si accorge che verrà tagliato sugli scatti salariali dei professori perché essi saranno manovrati da criteri di merito molto discutibili che non si basano sulle effettive abilità di un docente nell’insegnamento oppure sulla partecipazione attiva a corsi d’aggiornamento o numero di certificazioni conseguite, bensì sullo svolgimento di ruoli istituzionali nell’interno dell’ambiente scolastico, ovviamente ruoli retribuiti anche se pur modestamente. Esso è subito comprensibile come non valuti realmente il livello di un insegnante. A questo si affianca l’ambiguo:”Nucleo di Valutazione”. Un nuovo organo collegiale composto da un numero ristretto di professori destinato a giudicare altri docenti. Saremo ancora studenti, senza conoscenza dell’ambiente lavorativo, ma con quale diritto e soprattutto criterio un criterio può permettersi di giudicare e decidere sulla carriera di un suo collega ? Per fornire ancora dei dati , i professori perderanno in media dai 26 ai 45 euro mensili, 72 per i nuovi arrivati. Per di più per essere inseriti nella graduatoria per diventare docente di ruolo, non è necessario aver già svolto del tempo di prova. Una parte dei tagli va a colpire anche la maturità che sarà completamente riformata. Su questo punto c’è profonda incertezza dato che non sono ancora arrivate tutte le direttive dal ministero, però nel nostro caso specifico è sicuro che cambieranno parecchie cose. Ad esempio non ci sarà più la possibilità di scegliere la lingua in seconda prova per il linguistico. La buona scuola comprende anche un tentativo di privatizzare le scuole scaricando quindi ulteriori spese dal conto dello stato. Questo però significherebbe la creazione di scuole-imprese. L’azienda avrebbe il totale controllo sull’istituto, essendo essa a pagare. Sarebbe un grosso rischio perché gli studenti non avrebbero più certezze sul proprio percorso formativo ma soprattutto di essere ascoltati. Ognuno di noi diventerebbe un numero seguito da degli zeri e non più una persona reale. Pensate che a loro importi maggiormente dei loro profitti o delle nostre idee ?
Per adesso abbiamo esaurito le problematiche anche se sono state affrontate molto superficialmente. Spero siano per voi abbastanza soddisfacenti.

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