Provincia di Ramallah, attivista italiana ferita dai cecchini israeliani durante una manifestazione per i 67 anni della Nakba

cecchino isE’ di ieri la notizia del ferimento dell’attivista italiana Samantha Comizzoli  al checkpoint di Howwara, ad Ofer, provincia di Ramallah.

Samantha stava documentando l’attacco al villaggio di Betunia da parte dei soldati israeliani.

L’attivista e documentarista stava facendo da scudo umano agli shebab (giovani attivisti) ed è lei stessa a  riportare la notizia sul suo profilo  “quando hanno iniziato a sparare le sound bomb ed i gas NON mi sono spostata. Hanno piazzato il cecchino e, sempre con le braccia aperte, mi muovevo veloce orizzontalmente per fare da scudo agli shebab. Essendo donna ed internazionale pensavo fermasse il cecchino che, invece, mi ha sparato due rubber bullet e ha sparato un’altra rubber bullet a Nidal che stava fotografando”.

Samantha è stata soccorsa dagli attivisti che erano con lei, ha riportato due ferite, una al seno e una al braccio che le ha causato una lesione al muscolo.

Ci chiediamo se il nostro consolato, che al momento illegalmente non rilascia visti ai gazawi, abbia almeno intenzione di occuparsi dei propri attivisti impegnati in queste terre.

Qui sotto un’immagine dei rubber bullet

RubberBullet

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