Aggiornamenti sul processo a Torino NOTAV
Oggi si è conclusa a Torino l’udienza preliminare del processo ai No Tav, iniziata il 6 luglio.
La Procura della Repubblica di Torino il 26 gennaio 2012 aveva dato il via ad un’operazione di arresti e applicazione di misure cautelari che aveva visto coinvolti personalmente più di 46 militanti No Tav che avevano partecipato alle iniziative in Valle del 27 giugno e del 3 luglio 2011.
L’avviso di conclusioni delle indagini era arrivato per 46 persone a marzo di quest’anno, con molte di loro ancora sottoposte a misura cautelare in carcere.
I reati contestati agli attivisti sono violenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento.
Il 6 luglio all’apertura dell’udienza preliminare le difese dei No Tav avevano sollevato le eccezioni preliminari che si erano viste rigettare in toto dal GUP Edmondo Pio.
Si erano poi costituti come parti civili moltissimi agenti di Polizia e Sindacati degli stessi, tra cui Cobar, Ugl, Siap e la Società costruttrici L.T.F. sas. Il GUP, escludendo la legittimità di alcune di esse, ha poi ammesso la costituzione della maggior parte delle parti civili.
Un grande e numeroso presidio davanti al Tribunale di Torino, lo stesso giorno, aveva portato solidarietà agli imputati.
Nella discussione, gli Avvocati della difesa hanno sottolineato la fragilità della ricostruzione storica della Procura delle due giornate di lotta. Una ricostruzione selettiva che prescinde dal contesto, con prove deboli (fotografie, elementi statici in un contesto però dinamico) che non restituiscono la complessità di quelle ore.
Del tutto mancante nella ricostruzione della Procura è, invece, il comportamento delle Forze dell’Ordine in Valle, che hanno utilizzato inopinatamente e illegittimamente lacrimogeni e gas cs ad altezza uomo.
Uno degli aspetti più pericolosi è poi quello del “concorso morale”, contestato agli imputati: può chi è ritratto “appoggiare” la mano sul braccio di un poliziotto (perchè sta per cadere) essere accusato di aver lesionato 30 poliziotti? Può chi arriva sul luogo ad esempio alle 15,30 rispondere dei reati documentati due ore prima? Quale significato sta dietro il concetto di “concorso morale”?
Alla fine della discussione degli avvocati difensori, i PM hanno fornito nuovi atti probatori, in riferimento al materiale sequestrato dalla digos durante le perquisizioni dei mesi precedenti.
Contestata dalla difesa, per difetto di procedura, il GUP non ha potuto far altro che appoggiare la richiesta della difesa, rigettando il nuovo materiale fornito dai PM.
All’udienza di oggi 19 luglio 2012, il GUP ha letto il provvedimento che ha rimandato a giudizio 45 imputati, che affronteranno, così, il processo in sede di dibattimento. Nello stesso provvedimento il Giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento proposta dall’imputato Niccolò Garufi nelle udienze precedenti. Niccolò è da qualche giorno libero, essendo stata finalmente revocata la misura degli arresti domiciliari alla quale era stato sottoposto dopo due mesi di carcere.
In dibattimento, gli Avvocati degli imputati solleveranno in istruttoria, i temi fondamentali che hanno anticipato in sede di udienza preliminare:
– inesistenza dei presupposti legislativi, tecnici ed economici per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione;
– liceità – o meno – dell’intervento manu militari del 27.6 posto in essere in assenza di ragioni di urgenza (progetto esecutivo ancora oggi, nel 2012, inesistente);
– modalità di sgombero del presidio della Maddalena (regolarmente assegnato alla disponibilità dei comitato No Tav dal Comune di Chiomonte);
– totale assenza di gare d’appalto europee (in spregio a quanto indicato nella richiesta di finanziamento all’UE da parte del Ministero dell’infrastrutture);
– inappaltabilità di qualunque cantiere in quella data ed in quel luogo (anche solo per semplici recinzioni) in assenza di progetto esecutivo;
– sussistenza di atti arbitrari commessi dalle forze dell’ordine, quali l’uso sproporzionato, eccessivo e pericoloso di gas chimici CS e gli spari diretti contro le persone (vietati da ogni forza armata nel mondo);
– centrale importanza avrà, infine, la esatta determinazione della cronologia degli avvenimenti di quelle due giornate per comprendere se – ad esempio – a causare gli scontri siano stati i manifestanti ovvero le forze dell’Ordine.
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