Appello dei comitati territoriali per il corteo del 18/2 @ Milano: parla G. Broglia, Comitato di Paullo

1.    Puoi presentarti?
Mi chiamo Giancarlo Broglia,ho 39 anni ed  abito a Paullo

2. Quando è iniziata la tua lotta contro la Tem?
Da almeno 10 anni, prima come consigliere Comunale per il PRC a Paullo e poi come segretario della Federazione della Sinistra nel SUD-EST Milano

3. Di quale comitato fai parte?
Del COmitato NO TEM SI METRO DI PAULLO  http://notemsimetro.wordpress.com/

4. Perchè sei contro la tem?
In un momento di crisi economica cosi’ sconvolgente, con la prospettiva di migliaia di licenziamenti nel paese nel 2012, con le famiglie sempre di piu’ alla fame (un solo dato da Paullo : nonostante il grande impegno Caritas non ce la fa piu’ a stare dietro alla distrubuizione dei pacchi alimentari !) io , come  come cittadino italiano non posso immaginare 1800Ml di euro buttati nel cemento, in un autostrada che aggraverà il traffico per tutti.Sarebbe incredibile che qualcuno pensi che si  possano  elargire soldi pubblici di  aiuto a TEM, oggi quest’ultima ha ancora da reperire gran parte del suo capitale, è inconcepibile che si rivolga ad esempio alla cassa depositi e prestiti. Un’azione di questo genere rappresenterebbe un gravissimo attacco ai lavoratori ed alle classi popolari, e la palese dimostrazione, , di cosa portano in dote le crisi economiche causate dal grande capitale, ovvero lacrime e sangue per i lavoratori, e profitti per Lorsignori.

5. Quali sono i problemi che incontri nel portare avanti la tua battaglia?
I nostri poveri ma onesti mezzi finanziari di autofinanziamento non ci permettono di poter spiegare bene a tutti quali sciagure si abbattono sulla Lombardia se arriva la TEM, tuttavia non ci fermiamo mai; inoltre oltre al mio partito (PRC) facciamo fatica a vedere negli altri gruppi politici una posizione diversa riguardo al futuro del territorio: troppi ancora credono che TEM porta progresso, benessere, posti di lavoro e centri commerciali…

6. A che cosa servono per te le grandi opere in Italia? quali sono gli  spettri nell’armadio?
Le grandi opere servono solo a favorire la speculazione edilizia e finanziaria e quindi a fare gli interessi dei capitalisti, quando invece  sono i privati che si presentano e dicono « ghe pensi mi », e ovviamente hanno l’idea di fare profitti (come accade con TEM) io   come Comunista mi preoccupo assai.
TEM è uno dei peggiori esempi di  cosa possono portare in dote  le  crisi economiche !  L’incremento della ricchezza sarà di i pochi, e ci sarà l’ulteriore  impoverimento di molti (cittadini e aziende)  che saranno innanzitutto spennati con le vostre nuove  gabelle di viaggio. Opere come TEM si inseriscono   in una logica  individualista dove si pensa  solo all’automobile per muoversi,  in una terra  dove i mezzi pubblici sono sempre piu’ scassati e con abbonamenti sempre piu’ cari, e dove guardacaso  le Metropolitane non si fanno,e dove quindi i pendolari dovranno subire ulteriori vessazioni in termini di costi degli abbonamenti dei bus (salario indiretto) ed in ore passate lontani da casa e dagli affetti per raggiungere il posto di lavoro.
L’esempio di BREBEMI (cantieri sequestrati) è poi la palese dimostrazione che se lo stato da carta bianca al privato i rischi di « disastri ambientali » sono altissimi.

7. Perchè secondo te parlare della battaglia no tem e no tav significa  parlare di beni comuni?
Io  considero beni comuni non solo aria, terra, acqua, ma anche le esigenze di mobilità dei lavoratori, quindi noi dobbiamo lottare perché si realizzino cose utili e non colate di cemento per arriccchire Lorsignori.

8. Perchè esserci sabato al corteo?
Sabato bisogna esserci, perché le tante realtà in Lombardia che lottano su battaglie simili e quelle contro la TEM possono proseguire a conoscersi e lottare insieme. Noi non abbiamo una Valsusa, ma una pianura diffusa dove tutti subiscono le stesse dinamiche di sfruttamento. Saremo in Piazza perché vogliamo anche bene alla nostra terra,  per davvero qui si vede chi lotta col cuore: qui si va contro ai  potentati della finanza e del cemento. Altro che camice Verdi! Quelli sono solo capaci di  fare i cartelli stradali in dialetto, o prendersela  contro i più  indifesi (gli stranieri, il Kebab, il phone center), mentre di fronte alla speculazione edilizia … stanno in silenzio.

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