BLOCKUPY Francoforte 16-19 maggio 2012

FUCK EUROPOWER, BLOCK EUROTOWER

La Banca Centrale Europea di Francoforte decide la politica monetaria in Europa e le sue scelte sono state fondamentali per imporre l’austerità alla società europea ed elargire generosità alle grandi banche che hanno causato la crisi finanziaria. Ancor più della Commissione Europea di Bruxelles, la BCE è indipendente dai governi e fa e disfa la politica economica in Europa. Non risponde neanche al Parlamento Europeo, solo alla diarchia Merkel-Sarkozy che al momento spadroneggia in Europa. L’agenda del governo Monti (inclusa l’abolizione dell’art.18) è stata dettata dalla BCE. Il rifiuto di Francoforte di comprare altri titoli di stato della Grecia, ha gettato quel paese sull’orlo della bancarotta, esigendo altri sacrifici da una popolazione già stremata. La situazione si sta ora ripetendo in Portogallo. E se colpisse anche la Spagna, l’intero castello di illusioni monetariste eretto a Maastricht vent’anni fa potrebbe crollare.

Mario Draghi, il nuovo capo della BCE, sta fornendo liquidità illimitata alle banche, che si tengono quei fondi ben stretti invece di prestarli a chi ne ha bisogno, mentre conferma con gran clamore dalla prima pagina del Wall Street Journal che l’austerità è la cura giusta per l’Europa e che gli europei farebbero bene a scordarsi il welfare state e i diritti dei lavoratori se vogliono tirare a campare. Il pareggio di bilancio imposto nelle costituzioni europee è lo strumento legalitario con cui smantelleranno diritti e stato sociale. C’è un debito pubblico legittimo (quello generato appunto per garantire diritti e stato sociale) e un debito illegittimo (generato per salvare le banche e permettere speculazioni): quest’ultimo non lo vogliamo pagare e non dev’essere più contratto. La Grande Recessione scoppiata col fallimento o quasi-fallimento delle più grandi banche americane ed europee si è trasformata in una crisi del debito. I governi si sono indebitati per salvarle e ora il loro debito è nel mirino delle agenzie di rating e dei mercati finanziari, che continuano a essere deregolamentati malgrado i colossali disastri che hanno causato dal 2008 a oggi. Ciò è vero soprattutto in Europa, dove Grecia, Irlanda, Portogallo, e anche Italia e Spagna, sono stati messi in ginocchio dalla speculazione internazionale. Basterebbe che la BCE comprasse il debito della Grecia (ha il bilancio per farlo) per porre fine alla crisi finanziaria. Ma questo equivarrebbe a stampare moneta e la destra tedesca in nome di una dottrina errata dell’economia lo proibisce, di fatto causando deflazione e disoccupazione nel resto d’Europa.

L’austerità ha manifestamente fallito l’obiettivo di far ripartire l’economia. Come diceva Keynes ieri e Krugman oggi, tagliare la spesa in depressione significa inasprire la crisi economica, che è esattamente quanto sta accadendo, come milioni di precari e disoccupati stanno sperimentando sulla propria pelle.
La politica della BCE ci sta portando al disastro. E’ per questo che tutti i movimenti europei da ATTAC agli anarchici, dagli antifa agli indignati si sono dati appuntamento nella città sul Meno a fine febbraio per organizzare la più grande protesta europea che la storia ricordi, contro l’1% neoliberista rappresentato dalla BCE che ha ancora il coraggio di arricchirsi a spese del 99% della popolazione europea. Il 16, 17, 18 e 19 maggio i movimenti europei colpiranno al cuore il potere finanziario con azioni non-violente che bloccheranno la BCE mentre sta tenendo la sua assemblea, quindi l’intero quartiere finanziario e sfocerà in una grande manifestazione europea in simultanea con la protesta di Chicago del movimento americano contro il vertice G8-NATO che si tiene negli stessi giorni. Il 15 maggio, poi, ricorre il primo anniversario del movimento degli Indignados per cui sono previste manifestazioni e proteste a Madrid e Parigi.

Insomma se si vuole sconfiggere l’austerità di Monti bisogna andare da Draghi a Francoforte e urlare in faccia al comitato di uomini non eletti che finora ha retto le sorti dell’economia europea, che il loro tempo è finito e che la dittatura dei mercati finanziari sta per essere rovesciata.

CONTRO L’AUSTERITA’, PER UNA NUOVA SOCIETA’
TUTTE/I A FRANCOFORTE A META’ MAGGIO
SIAMO IL 99% D’EUROPA

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